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LA SICILIA DEI NORMANNI
Bullet7blu.gif (869 byte) La diaspora vichinga
Bullet7blu.gif (869 byte) La conquista dei Normanni
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La battaglia di Cerami

Bullet7blu.gif (869 byte) La Madonna e i Normanni

Bullet7blu.gif (869 byte) I Santi guerrieri ed i Normanni

Bullet7blu.gif (869 byte) Gli assedi di Troina ed Enna
Bullet7blu.gif (869 byte) Nasce il nuovo Stato moderno
Bullet7blu.gif (869 byte) Il Regno di Sicilia

Bullet7blu.gif (869 byte) Il buon governo di Ruggero II
Bullet7blu.gif (869 byte) La Cappella Palatina

 

Bullet7blu.gif (869 byte) La Cattedrale di Cefalù
Bullet7blu.gif (869 byte) La Cattedrale di Monreale
Bullet7blu.gif (869 byte) Guglielmo I e un regno di rivolte

Bullet7blu.gif (869 byte) L'Oriente di Guglielmo II
Bullet7blu.gif (869 byte) La tolleranza di Guglielmo II
Bullet7blu.gif (869 byte)  L'arte leggendaria dei Normanni
Bullet7blu.gif (869 byte) Video sui Normanni

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SICILIA NORMANNA       
        I Re normanni, «tramite
     operoso fra il mondo greco-arabo
     e l’Europa… accentuano la loro
     incipiente individualità morale,
     possono svilupparsi come Italia
     ed Europa». (Gioacchino Volpe)
   
    La battaglia di Cerami
    del 1063
   
     
     

 
   

Corso Roma in Cerami, provincia di Enna

Giacomo Calandra - 25 Agosto 2007
 

 




da Wikimedia Commons

 

La riconquista della Sicilia da parte dei cristiani può essere paragonata per l'importanza alla reconquista della Spagna con la cacciata degli arabi (la guerra durò dal 1060 d. C. - al 1091 d. C.). Sempre del periodo vanno considerate le Crociate dei cristiani in Terrasanta. Queste osservazioni non possono essere sottovalutate, perchè l'aspetto religioso interviene decisamente nelle leggende siciliane del periodo normanno. Ed ecco apparire la Madonna e diversi Santi combattenti, che lottano accanto alle milizie cristiane. Le incredibili visioni sono il sale delle leggende stesse.

Le leggende e la Storia si incrociano nella battaglia di Cerami del 1063, in provincia di Enna. Lo scontro avvenne tra i normanni di Ruggero e i saraceni di Cancirì. La leggenda è riportata da un brano della cronaca di Goffredo Malaterra, ma trova citazioni nei poemi del ciclo normanno.
Sin dalla mattina, in cui si preannunciava lo scontro, re Ruggero ordinò che si cantassero i versetti del Vangelo (ancor oggi la contrada si chiama Evangelio). Quindi fece posizionare l'esercito normanno in posizione trincerata (tuttora la contrada viene chiamata Ruggeri), davanti al campo saraceno (posto vicino alla fontana che poi prese il nome di Cancirì, dal nome del generale arabo).
Iniziato lo scontro tra le due milizie, ben presto l'esercito normanno,inferiore di numero, iniziò ad arretrare verso le colline, cercando di trovare un luogo più difendibile e favorevole (le due colline oggi prendono il nome dell’Annunziata e Pizzuta). Nella difficoltà della battaglia, il conte Ruggero iniziò a pregare i due Santi suoi protettori: San Michele e San Giorgio. All'improvviso i due Santi invocati apparvero sul campo di battaglia. La loro visione e i loro incoraggiamenti riempìrono i normanni di coraggio e di una volontà indomita. I saraceni si trovarono davanti dei nemici rinnovati e pressocchè imbattibili. Dopo una giornata di lotta rimasero cadaveri ovunque, ma i cristiani erano i vincitori (il luogo del campo di battaglia prese il nome di Milione, per i tanti morti).
A Cerami, a memoria della vittoria normanna e dei Santi protettori, furono costruite le chiese di San Michele e di San Giorgio.

San Giorgio, Santo guerriero, durante il periodo normanno cresce in fortuna, a causa delle numerose apparizioni in battaglia. Sempre a Ruggero, quando liberò Modica dagli arabi nel 1090, apparve San Giorgio. In onore al Santo la chiesa madre di Modica, che prima si intitolava "chiesa di Santa Croce", mutò il nome in "chiesa di San Giorgio". Ugualmente il culto locale a Ragusa di San Giorgio è di origine normanna. A Catania, invece, la Chiesa Madre che era intitolata a San Giorgio, è stata intitolata al tempo di Federico II a Sant’Agata (lo racconta una leggenda catanese legata ad un provvidenziale intervento della Santa, di cui tratteremo in seguito). 

 
 

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