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CEFALU' E MONREALE: IL MOSAICO IN SICILIA.
Bullet7blu.gif (869 byte) Kephaloidion
Bullet7blu.gif (869 byte) Cefalů
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La Cattedrale di Cefalů

Bullet7blu.gif (869 byte) Le chiese cinquecentesche
di Cefalů

Bullet7blu.gif (869 byte) Le chiese del Sei Settecento
di Cefalů

Bullet7blu.gif (869 byte) I Palazzi nobiliari di Cefalů
Bullet7blu.gif (869 byte) Il Parco delle Madonie
Bullet7blu.gif (869 byte) Monreale

Bullet7blu.gif (869 byte) La Cattedrale di Monreale
Bullet7blu.gif (869 byte) Leggende legate a Cefalů e Monreale
Bullet7blu.gif (869 byte) Eventi 2010

 

Bullet7blu.gif (869 byte) Le origini antiche della
tecnica del mosaico

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La Villa del Casale di Piazza Armerina
Bullet7blu.gif (869 byte) Il mosaico in Sicilia
Bullet7blu.gif (869 byte) La prima fase dei mosaici normanni

Bullet7blu.gif (869 byte) L’organizzazione altimetrica
Bullet7blu.gif (869 byte) Differenze tra lo stile
bizantino e quello siciliano
Bullet7blu.gif (869 byte) La Cappella Palatina
Bullet7blu.gif (869 byte) La Chiesa della Martorana a Palermo
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CEFALU' E MONREALE
    
    Dalla Cappella Palatina alle
     Cattedrali di Cefalů e Monreale:
     i mosaici siciliani d'epoca normanna
     rappresentano un purificato
     riverbero del cerimoniale aulico
     e del fasto della corte bizantina
”.
   
    Le chiese del Sei Settecento
     di Cefalů.
   
     
     

 
   

Chiesa del Purgatorio a Cefalů

Psub - 1 Febbraio 2007
 

 




da Wikimedia Commons

 

All'Immacolata, dichiarata patrona di Cefalů nel 1655, č stata dedicata la chiesa della Immacolatella, costruita nel 1661, per volontŕ del sacerdote Matteo Piscitello. E’ stata restaurata nel 1986. Faceva capo al tempio la congregazione del Santissimo Salvatore, che si occupava dell’assistenza ai moribondi.
Il prospetto ha uno stile sobrio, presenta un portale cuspidato e e cantonali a freccia. Come molte chiese di Cefalů č a navata unica. In fondo, dietro l’altare, vi č una nicchia, dove trova posto una statua della Vergine, impreziosita con decorazioni in argento.

La chiesa di Santo Stefano (o chiesa del Purgatorio) č stata costruita su un’area dove si ergevano vari edifici, tra i quali la precedente chiesa di Santo Stefano e la cappella di Santa Margherita, eretta nel 1466 dalla famiglia nobile dei Giaconia. L’omonima confraternita vendette nel 1601 la chiesa alla confraternita "delli Nigri" o "delle Anime purganti" (da cui il secondo nome), fondata nel 1596 in sostitizione della precedente congregazione detta "della morte". Questa, utilizzando vari edifici contigui acquistati, edificň la nuova chiesa del Purgatorio, terminata nel 1668. Nel 1868, come per la chiesa della Santissima Annunziata, fu ritoccato la facciata rispetto al livello stradale. L’edificio č preceduto, infatti, da una scalinata a doppia rampa molto scenografica e possiede un bellissimo portale in stile barocco. La chiesa presentava una coppia di torri, ma solo quella sulla sinistra č stata ultimata con una cuspide.
Divisa al suo interno da tre navate, č arricchita dalle cappelle del Crocifisso e di San Pietro Apostolo e da una statua dell'Addolorata. Alle spalle dell'altare maggiore troneggia un grande dipinto (del 1813) detto del "Cristo che impartisce l'eucaristia alle anime in pena". La chiesa ospita, anche, un prezioso sarcofago in marmo, opera di Emanuele Labiso, in cui fu tumulato, nel 1867, il corpo del barone Enrico Pirajno di Mandralisca.

La chiesa di Santa Maria risale al 1686, e fu costruita (sopra una cappella dedicata a san Vito) su richiesta di Monsignor Pietro Cimino, antico decano della cattedrale di Cefalů e componente del Tribunale dell'Inquisizione. Ad unica navata, con tetto in legno, la chiesa di Santa Maria, nella sua semplicitŕ, č arricchita da quattro nicchie con statue. Possedeva, anticamente, degli affreschi che, perň, sono andati perduti nel tempo.

La chiesa di Sant’Oliva č posta alle spalle del Seminario Vescovile. Costruita nel 1787, riporta la data di edificazione sullo scalino di ingresso. E’all’interno a navata unica. Sul prospetto presenta un ingresso con un arco a tutto sesto in tufo, incorniciato ai lati da due piccoli campanili.

Edificata nel 1780, la chiesa dell'Addoloratella (o di Santissima Maria della Catena) andň a completarsi con il "collegino dell'Addolorata", fondato nel 1790 da Pietro Legambi. Era sede della "comunitŕ della Santa Vergine Addolorata", una congregazione risalente al 1612, fondata presso la chiesa di Santa Maria di Gesů del Borgo. Il suo secondo nome “Santissima Maria della Catena” deriva da un altare con la statua della Madonna della Catena, realizzato nel 1902, a ricordo di un miracolo del XIV secolo avvenuto a Palermo.
Il prospetto principale, realizzato in tufo, č fornito di una loggia d’ingresso. Questa presenta un arco a tutto sesto a colonne ioniche, ai cui lati si aprono nicchie con statue. Il campanile, edificato sulle antiche mura, č arricchito da due orologi del 1881, il cui posizionamento necessitň di una sopraelevazione della torretta conclusiva. L’interno č a navata unica.

 

 
 

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