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I dolci siciliani: tra gastronomia e cultura.  
Bullet7blu.gif (869 byte) L'arte della pasticceria
Bullet7blu.gif (869 byte) L'arte della pasticceria /2.

Bullet7blu.gif (869 byte) I cannoli siciliani
di Carnevale

Bullet7blu.gif (869 byte)La pignolata messinese
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I dolci di Pasqua
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La cassata siciliana
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La
cuddura di Pasqua
Bullet7blu.gif (869 byte) Le cassatelle di Sant'Agata
e di Agira
 

Bullet7blu.gif (869 byte) I dolci delle festività
Bullet7blu.gif (869 byte) I dolci dei morti
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I dolci di Natale
Bullet7blu.gif (869 byte) Altri dolci siciliani
Bullet7blu.gif (869 byte) I dolci dei conventi
Bullet7blu.gif (869 byte) Il latte di mandorla
Bullet7blu.gif (869 byte) La granita siciliana


Bullet7blu.gif (869 byte) Video sui dolci siciliani
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Video sui dolci siciliani /2

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DOLCI SICILIANI

        Un proverbio siciliano dice:
   "Tintu è cu nun mancia a cassata
  a matina ri Pasqua
"
  ("Meschino chi non mangia cassata
  la mattina di Pasqua").

   

   La pignolata alla messinese

   
     
     

 

 
Pignolata glassata alla messinese

Me - 1995
 

 
 


da Wikimedia Commons

 

  La pignolata glassata è un dolce nato nell’area dello Stretto di Messina. E’ diffusa, infatti, sia nel versante messinese, sia in quello di Reggio Calabria. In quest’ultima zona, da Melito a Scilla, si ha la variante al bergamotto, ivi coltivato.
La ricetta classica prevede
pignole di varie dimensioni, ricoperte con abbondante glassa al limone e al cioccolato, quindi bianca e nera, dal tipico e odore di essenza di limone e cioccolato vanigliato.
Essa veniva confezionata nella ricorrenza di Carnevale, periodo della trasgressione e dell’abbondanza, ma, oggi, si può trovare nelle pasticcerie in qualunque periodo dell’anno. La pignolata si è, altresì, diffusa in tutta la Sicilia, anche quella occidentale, in diverse varianti. Quella più particolare è dell’area di Ragusa.

La pignolata storica era realizzata con pigne fritte ricoperte da miele. Questa tradizione è ancora in uso nei comuni montani. La ricetta della pignolata glassata, ha invece origini spagnole. La vecchia ricetta considerata per i poveri, fu mutata su richiesta delle famiglie nobiliari. La glassa bianca e nera delicatamente dolce e aromatica la contraddistingue, facendola divenire un dolce da esportazione, inviato in molti paesi nel mondo.

 

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