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I dolci siciliani: tra gastronomia e cultura.  
Bullet7blu.gif (869 byte) L'arte della pasticceria
Bullet7blu.gif (869 byte) L'arte della pasticceria /2.

Bullet7blu.gif (869 byte) I cannoli siciliani
di Carnevale

Bullet7blu.gif (869 byte)La pignolata messinese
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I dolci di Pasqua
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La cassata siciliana
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La
cuddura di Pasqua
Bullet7blu.gif (869 byte) Le cassatelle di Sant'Agata
e di Agira
 

Bullet7blu.gif (869 byte) I dolci delle festività
Bullet7blu.gif (869 byte) I dolci dei morti
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I dolci di Natale
Bullet7blu.gif (869 byte) Altri dolci siciliani
Bullet7blu.gif (869 byte) I dolci dei conventi
Bullet7blu.gif (869 byte) Il latte di mandorla
Bullet7blu.gif (869 byte) La granita siciliana


Bullet7blu.gif (869 byte) Video sui dolci siciliani
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Video sui dolci siciliani /2

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DOLCI SICILIANI

        Un proverbio siciliano dice:
   "Tintu è cu nun mancia a cassata
  a matina ri Pasqua
"
  ("Meschino chi non mangia cassata
  la mattina di Pasqua").

   

   Altri dolci siciliani

   
     
     

 

 
Biancomangiare

Apmarles - 29 febbraio 2008

 
 

 
 



da Wikimedia Commons

 

  La torta Setteveli
Tra i dolci siciliani da segnalare è la buonissima torta Setteveli tipica di Palermo. Che sia da provare lo dimostra la vittoria ottenuta nel Campionato del Mondo di Pasticceria del 1997-8.

Per quanto vi siano nell’isola diverse versioni della torta, quella classica richiede diversi strati (da qui il nome) composti da pan di spagna al cacao, base pralinata, crema bavarese alle nocciole, mousse al cioccolato e ghiaccia a specchio
.


I Mastazzoli beneauguranti

Anche i Mastazzoli, originari della Sicilia, hanno avuto un’ampia diffusione nel Meridione, con varianti come per i mustaccioli napoletani o i mustazzoli dell’area salentina, in genere. E’ un dolce che in Sicilia viene preparato a base di fichidindia lavorati con zucchero, vaniglia, noci tritate ciliegie e canditi. Per la realizzazione si parte, come detto, dalla polpa dei fichidindia etnei  che viene amalgamata e cotta, fino ad ottenerne un impasto caramellato.  Fatto essiccare al sole per diversi giorni, viene successivamente unito, spargendolo sopra, a noci tritate, zucchero e vaniglia.

Nela sua origine storica lo troviamo, appunto, nella, zona etnea della provincia di Catania. Avendo assunto, com’è d’obbligo un significato augurale, la sua preparazione si lega un po’ con tutte le festività. Essi venivano anche preparati in occasione del raccolto autunnale, ma altresì negli sposalizi in genere in Sicilia.


Il biancomangiare
Il biancomangiare è una ricetta d’origine francese (blanc manger), che, stranamente ha avuto diffusione in Sicilia come nella Valle d’Aosta, in due varianti: con l’uso del latte di mandorla in quella siciliana e con il latte vaccino in quella valdostana. La ricetta prende il nome dal suo colore predominante, cioè il bianco. Esiste una versione del biancomangiare anche salata.

La ricetta è d’origine medievale, circa il XII secolo,  ed è legata in Sicilia alla leggenda che la vuole utilizzata in un pranzo da
Matilde di Canossa, alla ricerca della rappacificazione tra Papa Gregorio VII ed Enrico IV del Sacro Romano Impero

 

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