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I dolci siciliani: tra gastronomia e cultura.  
Bullet7blu.gif (869 byte) L'arte della pasticceria
Bullet7blu.gif (869 byte) L'arte della pasticceria /2.

Bullet7blu.gif (869 byte) I cannoli siciliani
di Carnevale

Bullet7blu.gif (869 byte)La pignolata messinese
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I dolci di Pasqua
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La cassata siciliana
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La
cuddura di Pasqua
Bullet7blu.gif (869 byte) Le cassatelle di Sant'Agata
e di Agira
 

Bullet7blu.gif (869 byte) I dolci delle festività
Bullet7blu.gif (869 byte) I dolci dei morti
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I dolci di Natale
Bullet7blu.gif (869 byte) Altri dolci siciliani
Bullet7blu.gif (869 byte) I dolci dei conventi
Bullet7blu.gif (869 byte) Il latte di mandorla
Bullet7blu.gif (869 byte) La granita siciliana


Bullet7blu.gif (869 byte) Video sui dolci siciliani
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Video sui dolci siciliani /2

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DOLCI SICILIANI

        Un proverbio siciliano dice:
   "Tintu è cu nun mancia a cassata
  a matina ri Pasqua
"
  ("Meschino chi non mangia cassata
  la mattina di Pasqua").

   

   Il latte di mandorla

   
     
     

 

 
Un bicchiere di latte di mandorla


 

 
 




s

 

  L’origine del latte di mandorla è antichissima. La tradizione vuole che sia stata inventato nel chiuso dei monasteri medievali. E’ una bevanda originaria della Sicilia, ma che ha avuto una forte diffusione anche in Calabria, Campania e Puglia. La Regione Puglia lo ha introdotto nell'elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani.
E’ una bevanda tipicamente estiva: viene servita fredda, quasi granita, ma è anche utilizzata per altre preparazioni, come, ad esempio, nel cosidetto caffè in ghiaccio.

Il latte di mandorla si ottiene mettendo in infusione a freddo mandorle precedentemente tritate e mischiate con lo zucchero per ottenerne una pasta. Si utilizzano, in genere, 2/3 di mandorle e 1/3 di zucchero, racchiusi da un telo. Le mandorle devono essere così immerse per almeno sei ore. Dopo questa operazione, il canovaccio che racchiude il prezioso contenuto va strizzato attentamente per ottenerne il “latte” delle mandorle. Successivamente quest’ultimo va tenuto in frigo.
Si utilizzano comunemente per l’operazione mandorle fresche, ma anche quelle secche possono servire allo scopo, premesso, naturalmente che esse vengano fatte rinvenire in acqua per qualche ora e attentamente pelate.

 

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