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Il Gattopardo e la nobiltà siciliana

Giuseppe Tomasi di Lampedusa
La famiglia dei Tomasi
Il romanzo Il Gattopardo
Il significato pessimista
E' un romanzo storico?
Il film di Luchino Visconti
Il cast e la scenografia
Definizione e storia della nobiltà
La nobiltà nell'Età contemporanea
Titoli e quarti di nobiltà
FAMIGLIE NOBILIARI SICILIANE
I Chiaramonte
I Polizzi
Gli Alagòna
I Moncada
I Valguarnera-Gangi
I Branciforte
I Lanza
I Grifeo
Gli Alliata

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     IL GATTOPARDO

        "...nessuna forza positiva della
   storia...si profila come alternativa
   all'epos della decadenza cantato
   con struggente nostalgia"

   (Luciano De Giusti, La transizione
   di Visconti)

   

    Il significato pessimista

   
     
     

 

 

Una scena del ballo del film di Luchino Visconti

 


 
 




 

   La figura del protagonista-autore, proprio perché tal, dà al libro sia un significato storico che attuale. Al centro del contenuto, infatti, è lo spirito della sicilianità. Nel passo in cui egli narra del colloquio tra il Principe Don Fabrizio Salina e Chevalley di Monterzuolo, inviato dal governo piemontese, viene espresso tale spirito. Il Principe sostiene che, in tutte le dominazioni susseguitesi in Sicilia, la sicilianità si è sempre adattata al cambiamento, ma non è mai mutata. Questo spirito tra cinica realtà e rassegnazione è lo spirito con cui lo stesso principe accoglie il nuovo mutamento prodotto dal Regno d'Italia, visto come l’ennesimo cambiamento, che, però, non rinnoverà nulla. Nell’orgoglio delle proprie radici, vi sarebbe anche l’incapacità di cambiare sé stessi.
Secondo Tomasi di Lampedusa, le continue conquiste ed invasioni avrebbero snervato il carattere popolare dei siciliani, rendendolo spesso apatico ed inerte, eccessivamente fatalista. Garibaldi, quindi, non sarebbe altro che l’ennesimo dominatore:
da quando il vostro Garibaldi ha posto piede a Marsala, troppe cose sono state fatte senza consultarci perché adesso si possa chiedere a un membro della vecchia classe dirigente di svilupparle e portarle a compimento [...] ho i miei forti dubbi che il nuovo regno abbia molti regali per noi nel bagaglio” (estratto dal romanzo).

Come Verga, anche Tomasi di Lampedusa ha una visione pessimista della storia. Il fallimento risorgimentale supera la differenza tra le speranze e l’evoluzione storica. Questo fallimento è visto, universalmente, come proprio delle vicende umane, destinate comunque all’insuccesso. Egli denuncia, cioè,  non solo
la sterilità della storia, ma, soprattutto, dell'agire umano. Da fallimento a fallimento, la realtà storica registrerebbe in Sicilia (e non solo) un’evoluzione, ma una distaccata indifferenza.

Al fallimento è correlato un altro tema del romanzo: quello della decadenza, del fluire del tempo e, quindi, della morte, argomento tratto dalle sue letture di Marcel Proust e Thomas Mann.  Nel libro non vi è solo la morte di una classe sociale, ma anche della morte Principe di Salina, il lento oblio sulle figlie e sugli averi. Si percepisce nelle pagine de Il Gattopardo l’influsso del Decadentismo, il tempo, la malinconia e la contemplazione della morte. Il taciturno e solitario Tomasi di Lampedusa si rivela in questo ripiegamento interiore, e in un ripensamento storico legato al periodo di fine anni Cinquanta, in cui egli visse.

 
 

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