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Il Gattopardo e la nobiltà siciliana

Giuseppe Tomasi di Lampedusa
La famiglia dei Tomasi
Il romanzo Il Gattopardo
Il significato pessimista
E' un romanzo storico?
Il film di Luchino Visconti
Il cast e la scenografia
Definizione e storia della nobiltà
La nobiltà nell'Età contemporanea
Titoli e quarti di nobiltà
FAMIGLIE NOBILIARI SICILIANE
I Chiaramonte
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I Valguarnera-Gangi
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I Lanza
I Grifeo
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Video su Il Gattopardo
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     IL GATTOPARDO

        "...nessuna forza positiva della
   storia...si profila come alternativa
   all'epos della decadenza cantato
   con struggente nostalgia"

   (Luciano De Giusti, La transizione
   di Visconti)

   

    La faniglia dei
    Valguarnera-Gangi

   
     
     

 

 

Stemma della famiglia Valguarnera

Foto da Wikimedia Commons

 






 

   I Valguarnera ebbero discendenza reale dagli antichi re Goti. Il capostipite fu un Guarnero conte di Empúries, che regnò in Catalogna in un feudo denominato Valguarnera, da cui il nome  della famiglia. I fratelli Simone e Vitale Valguarnera giunsero nell’isola con la spedizione militare di Martino I di Sicilia. Da lui ottennero il titolo a vita di castellano di Paternò (Simone) e della baronia di Assoro (Vitale).
La Residenza più utilizzata dalla famiglia divenne il Palazzo Valguarnera-Gangi in piazza Croce dei Vespri, a Palermo. Il titolo dei principi di Gangi, portato dagli eredi dei Valguarnera, deriva dai Mantegna di Gangi. La proprietà del Palazzo, attualmente, è detenuto dalla famiglia dei signori Vanni Calvello di San Vincenzo, che la ottennero con il matrimonio tra Stefanina Mantegna di Gangi con il Principe di San Vincenzo. Il titolo di Principe di Gangi, di fatto, si estinse con gli eredi della stessa Stefania, ma fu riacquisito grazie alla decisione dell’ultimo Re d’Italia, Umberto II, che lo estese ai suoi ultrogeniti.

Agli inizi del Novecento i principi di Valguarnera si sono estinti, confluendo nella famiglia Alliata di Villafranca, che attualmente detiene la proprietà della bellissima Villa Valguarnera a Bagheria. Il titolo dei Valguarnera è comunque giunto fino ad oggi grazie ad un altro ramo della famiglia, quello dei principi di Niscemi. Attualmente il titolo è mantenuto dal principe Corrado Valguarnera di Niscemi. Il ramo dei Niscemi negli ultimi secoli ha avuto uno sviluppo tutto al femminile. Ricordiamo Caterina Tomasi di Lampedusa, sorella del principe Giulio Fabrizio Tomasi di Lampedusa che divenne il principe Salina, nel famosissimo Gattopardo, scritto da suo nipote Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Tra gli eredi dei Niscemi vi fu, in particolare Maria Favara che si sposò il  garibaldino Corrado Valguarnera (proprio il "Tancredi" del Gattopardo).
Tra gli edifici che furono proprietà della famiglia Niscemi spiccano
il Palazzo Niscemi a Giardinello (già residenza estiva dei Valguarnera) e Villa Niscemi ai Colli (oggi sede di rappresentanza del comune di Palermo).
Ultima erede della importante famiglia dei Valguarnera è, oggi, Maria Carolina Valguarnera Jacquet, figlia del Principe Corrado Valguarnera.

 
 

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