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MARSALA ED ALCAMO E
L'ECCELLENZA DEI VINI SICILIANI.
MARSALA ED ALCAMO
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Introduzione/Marsala
Bullet7blu.gif (869 byte) La città punica di Mozia.
Bullet7blu.gif (869 byte) Storia di Marsala.
Bullet7blu.gif (869 byte) Centro storico e castello medievale.
Bullet7blu.gif (869 byte) Il Complesso dell'Annunziata dei Carmelitani.
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Il Convento e il campanile del Complesso.
Bullet7blu.gif (869 byte) La grotta della Sibilla.
Bullet7blu.gif (869 byte) Il museo del Baglio Anselmi.
Bullet7blu.gif (869 byte) Gli altri musei di Marsala.
Bullet7blu.gif (869 byte) Alcamo nel periodo medievale.

Bullet7blu.gif (869 byte) Alcamo, tra epidemie ed opere d’arte.
 

I VINI SICILIANI
Bullet7blu.gif (869 byte) I tanti vini siciliani.
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Il Marsala: secco, semisecco
o dolce.

Bullet7blu.gif (869 byte) Il Marsala di John Woodhouse.
Bullet7blu.gif (869 byte) Il Marsala e Vincenzo Florio.
Bullet7blu.gif (869 byte) Il Moscato di Pantelleria.

Bullet7blu.gif (869 byte) Il Malvasia delle Lipari.

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Video su Marsala.
Bullet7blu.gif (869 byte) Video su Alcamo.
Bullet7blu.gif (869 byte) Video su Pantelleria.
Bullet7blu.gif (869 byte) Video sulle Isole Eolie.
Bullet7blu.gif (869 byte) Video sui vini siciliani.

 

Bullet7blu.gif (869 byte)Bullet7blu.gif (869 byte) INDIETRO


   
   
      MARSALA ED ALCAMO
    
    Dal Marsala al Nero d'Avola,
     dal Passito di Lampedusa al
     Bianco d'Alcamo: la degustazione
     dell'eccellenza dei vini siciliani
     non ha mai fine.
   
     Il Complesso dell'Annunziata
      dei Carmelitani.
   
     
     

 
   

La Cattedrale di Marsala.

Archenzo- 23 Agosto 2005
 

 




da Wikimedia Commons


Nella parte occidentale di Marsala,
nel quartiere dell'Annunziata, sorge il complesso dell’Annunziata dei Carmelitani, detto anche Complesso del Carmine. Nell’area che corrisponde alla piazza detta del Carmine, fuori le mura, i Carmelitani, nel 1315, edificarono la loro chiesa ed il relativo convento. Nell’area è presente anche il palazzo nobiliare in stile barocco della famiglia dei Grignani. Quasi subito la chiesa divenne meta di pellegrinaggi, essendo qui allocata la Madonna detta di Trapani, opera di Nino Pisano del XIV secolo. Dell’antico complesso sono arrivati fino ad oggi la chiesa, il convento e la torre campanaria.
Attualmente il Complesso è sede dell'Ente Mostra di Pittura Contemporanea Città di Marsala, che vi ha realizzato diverse mostre (ad esempio, del pittore milanese Fabrizio Clerici
).

La chiesa dell'Annunziata
La chiesa dell'Annunziata fu ristrutturata e di molto ampliata dopo il 1490, tanto che la vecchia chiesa divenne la sacrestia della nuova. Le case adiacenti la chiesa furono inglobate in essa, divenendone le cappelle. Una di queste, dedicata a sant'Onofrio, divenne luogo di sepoltura della famiglia nobiliare dei Petrulla, e ospitava un’antica statua andata perduta. Nello stesso periodo, i Petrulla crearono la cappella per la famiglia Grignani con una preziosissima Madonna del Popolo, opera di Domenico Gagini del 1490 (oggi conservata nel Duomo di Marsala.
L'impianto della nuova chiesa dell'Annunziata venne ridisegnato in una navata unica. A livello del prospetto principale, compreso quello del Convento limitrofo, si notano, tuttavia, diversi stili architettonici del XV e del XVI secolo. Il portico prospiciente l'ingresso, è formato da tre fornici, ad arco a tutto sesto, di cui il centrale più ampio degli altri due, e con colonne in pietra calcarea. Esso, in origine coperto con un solaio in legno, venne sopraelevato, adottando un nuovo  solaio con volte a crociera. Anche la chiesa venne sopraelevata, ed il tetto a due falde, progettualmente non bene armonizzato con il portico e la cantoria, lo dimostra.
Al suo interno vi erano numerose lapidi tombali sia a pavimento che a parete, raffinati sarcofagi e cappelle raffinate delle varie famiglie aristocratiche, soprattutto quella dei Grignani, che tumulava i propri componenti nella chiesa, come in un piccolo mausoleo della famiglia. La chiesa dell'Annunziata rappresentava uno dei monumenti rinascimentali più notevoli della città. Questo fino ai bombardamenti del centro storico dell’ultima guerra mondiale. Con le bombe fu distrutto il tetto e molto altro, con la perdita, tra l’altro, di gran parte delle suppellettili. Attualmente, a parte l'ex cappella della Madonna del Popolo ben conservata, la chiesa si presenta come un’attraente donna sfigurata, e, se pur ancora bella, è solo il vecchio ricordo di se stessa.
Adibita a biblioteca comunale e, dal 1979, a sede anche dell'archivio storico, una volta spostata la biblioteca nel monastero di San Pietro (luglio 1996), oggi la chiesa mantiene la funzione di archivio storico comunale.

 

 
 

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