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MARSALA ED ALCAMO E
L'ECCELLENZA DEI VINI SICILIANI.
MARSALA ED ALCAMO
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Introduzione/Marsala
Bullet7blu.gif (869 byte) La città punica di Mozia.
Bullet7blu.gif (869 byte) Storia di Marsala.
Bullet7blu.gif (869 byte) Centro storico e castello medievale.
Bullet7blu.gif (869 byte) Il Complesso dell'Annunziata dei Carmelitani.
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Il Convento e il campanile del Complesso.
Bullet7blu.gif (869 byte) La grotta della Sibilla.
Bullet7blu.gif (869 byte) Il museo del Baglio Anselmi.
Bullet7blu.gif (869 byte) Gli altri musei di Marsala.
Bullet7blu.gif (869 byte) Alcamo nel periodo medievale.

Bullet7blu.gif (869 byte) Alcamo, tra epidemie ed opere d’arte.
 

I VINI SICILIANI
Bullet7blu.gif (869 byte) I tanti vini siciliani.
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Il Marsala: secco, semisecco
o dolce.

Bullet7blu.gif (869 byte) Il Marsala di John Woodhouse.
Bullet7blu.gif (869 byte) Il Marsala e Vincenzo Florio.
Bullet7blu.gif (869 byte) Il Moscato di Pantelleria.

Bullet7blu.gif (869 byte) Il Malvasia delle Lipari.

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Video su Marsala.
Bullet7blu.gif (869 byte) Video su Alcamo.
Bullet7blu.gif (869 byte) Video su Pantelleria.
Bullet7blu.gif (869 byte) Video sulle Isole Eolie.
Bullet7blu.gif (869 byte) Video sui vini siciliani.

 

Bullet7blu.gif (869 byte)Bullet7blu.gif (869 byte) INDIETRO


   
   
      MARSALA ED ALCAMO
    
    Dal Marsala al Nero d'Avola,
     dal Passito di Lampedusa al
     Bianco d'Alcamo: la degustazione
     dell'eccellenza dei vini siciliani
     non ha mai fine.
   
     Il Centro storico e
      il castello medievale.
   
     
     

 
   

Fossato punico a scopo difensivo originario a Marsala.

Otrebla86  - 7 Dicembre 2007
 

 




da Wikimedia Commons


Come capitava e capita nelle grandi città, il centro storico di Marsala, con il passare dei secoli e delle dominazioni, anziché ampliarsi si è ricostruito su se stesso. La cosa incredibile è che in epoca moderna, tra il 1965 e il 1985, è avvenuto lo stesso. Oggi, affiorano qui e là resti di epoche precedenti o addirittura antiche, ad esempio romani (abbiamo parlato della bellissima villa romana e della necropoli punico-romana). Sotto il pavimento della chiesa del monastero di San Girolamo si è scoperta un'antica abitazione romana.

Se osservato con attenzione, il centro storico di Marsala presenta ancora il decumano massimo della città, il Cassero, mentre via Garraffa, in quell’epoca, era il secondo decumano. L’area del Cassero è delimitata da una cinta muraria della quale restano quattro cinquecenteschi bastioni, in parte demoliti o inglobati in costruzioni successive. Al suo interno si trovava l’antico quartiere spagnolo, costruito tra il ‘500 e il ‘600. Al suo interno trovano posto: la chiesa madre, tra le più imponenti e ricche cattedrali siciliane; il monastero di San Pietro, del XVI secolo, all’interno del quartiere ebraico; il convento del Carmine e molte altre chiese, conventi e raffinati palazzi nobiliari (edificati per lo più tra il XVI e il XVIII secolo
). Il Cassaro (oggi Via XI Maggio) attualmente rappresenta “il salotto buono“ della città. Ogni fine settimana il corso si riempie di persone, che passeggiano tra i numerosi  negozi che vi si affacciano.

Gli antichi resti lasciati dalla dominazione araba, invece, attualmente non sono visitabili, come: l’imponente villa araba, oggi caserma dei Carabinieri (ed è di proprietà di un privato), e la chiesa di San Matteo, posta di fronte al castello medievale, che possiede un giardino in stile arabo, con la presenza di diverse palme. Attualmente nei locali dello stesso castello si trova la casa circondariale di Marsala.
Tuttavia ancora qualcosa è ben visibile e visitabile, come la particolare piazza barocca del Purgatorio, con fontana e chiesa, oppure la stessa zona di San Girolamo.

Posto nella parte orientale di Marsala, all’incrocio dei due bracci del fossato cartaginese, si erge il castello medievale che domina la città. Non escludendo la possibilità che sia stato edificato sui resti di una precedente fortificazione d’epoca bizantina, il castello venne eretto durante le dominazioni normanna e sveva. L’impianto trapezoidale e i costoloni in una stanza della torre circolare, sono elementi di stile tipico federiciano. Ne attesta l’esistenza la sua citazione in una lettera, del 1239, di Federico II di Svevia, inviata da Lodi al giustiziere ultra Salsum (al di là del Salso).
Rincorrendo le tracce storiche presenti nell’area, si presume che il pianoro di fronte al castello fosse collegato da due vie che lambivano le mura orientali e da tre che lo collegavano con il centro storico in basso. Una delle tre portava alla cattedrale. Nell'angolo opposto al cantonale dell'abside era visibile tempo fa l’insegna di un antico negozio d’epoca quattro-cinquecentesca, che fa ritenere la zona a vocazione commerciale. Nel XIX secolo sull’area dinanzi alla fortificazione furono erette delle costruzioni lungo il fossato punico. Al di là di esse si trova la piazzetta di Sant'Oliva, dove presumibilmente era ubicata la prigione in cui la santa venne rinchiusa, prima di essere trasferita dagli arabi (la santa è venerata anche da loro) a Tunisi, dove sorge la
Grande Moschea Djamaa ez Zitouma (“La moschea dell'ulivo”). La piazzetta di Sant'Oliva, fa ritenere che la sua area facesse parte integrante dello spiazzo maggiore del castello e che vi si trovasse una qualche costruzione destinata ad uso di carcere.
Un’altra teoria fa supporre che, in epoca "altomedievale", supportata dal ritrovamento nello scavo di vico Infermeria di alcuni ambienti presumibilmente commerciali, vi fossero case addossate alla cinta muraria del castello. Tutto questo, almeno, a partire dalla seconda metà del secolo XII e fino all'inizio del XIII, quando, per motivi militari, furono tutte abbattute per ricavarne il grande spazio libero dinanzi al fortilizio, più facile così  da difendere.

 

 
 

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