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Teatri ed anfiteatri romani in Sicilia

    IL TEATRO ROMANO
Il teatro romano
Plauto e Terenzio
    LE STRUTTURE
Gli anfiteatri
L'architettura degli anfiteatri

Giochi e spettacoli in epoca romana
    TEATRI ED ANFITEATRI SICILIANI
Il Teatro greco-romano di Taormina
Il Teatro greco-romano di Solunto
Il Teatro greco-romano di Catania
L'anfiteatro romano di Catania
L'anfiteatro romano di Siracusa
L'anfiteatro romano di Termini Imerese

Video sugli anfiteatri siciliani
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TEATRI ED ANFITEATRI IN SICILIA

          Teatri ed Anfiteatri sono le
   strutture dove si svolgevano gli
   spettacoli nell’età romana, dal nuovo
   teatro ai combattimenti di gladiatori.
   Come tutto l’impero, anche la Sicilia
   possiede le vestigia di quest’attività
   ludica, che purtroppo si tende a
   dimenticare. Riscopriamola insieme.

   

    Il teatro greco-romano
   di Catania

     
     

 
   

Il teatro romano nel 2007, dopo i lavori di sbancamento.

Louisvhn - 28 settembre 2007
Foto da Wikimedia Commons

 




 A Catania, scavi effettuati alla fine dell’Ottocento hanno rivelato la presenza di un teatro greco-romano, in pieno centro cittadino.
Le ultime modifiche apportate alla struttura risalgono, infatti, al
II secolo d. C., in età romana.
Diverse
sono le ipotesi sulla data della sua costruzione. Una tradizione interpretativa vuole che l’edificio sia di origini greche. Esso coinciderebbe con il teatro dove avvenne l’importante assemblea tra le polis siceliote, riunita da Alcibiade, nel 415 a.C., allo scopo di convincere i partecipanti su una alleanza con Atene contro Siracusa (di cui parlano numerose fonti classiche). L’ipotesi sarebbe confermata, inoltre, dalla posizione stessa della costruzione, alla base di una collina, secondo la tradizione di tipo greco.
Una seconda teoria, invece, disgiunge i due teatri, confermando l’origine romana del teatro visibile oggi a Catania. Qualcuno, addirittura, ritiene non sia mai esistito un teatro greco etneo. Nonostante tutto, la struttura, attualmente, è denominata dalla popolazione come “Il Teatro greco” (da cui il nome della via limitrofa).

La verità dagli scavi
Gli scavi del teatro, in effetti, hanno rivelato una costruzione iniziale con grossi blocchi di pietra arenaria, che presentano scritte in greco. L’epoca sarebbe quella del V-IV secolo a.C.
In periodo augusteo (I secolo d. C.) furono apportate successivamente numerose modifiche, come
l'aggiunta della scena e la riparazione delle gradinate più danneggiate con blocchi di pietra lavica. Nel secolo II, grazie a copiosi fondi fatti pervenire dall’imperatore Adriano, molte costruzioni etnee vennero ampliate e arricchite. Oltre che del teatro, si parla anche delle attigue strutture termali, dell'anfiteatro e di altri edifici catanesi. Il teatro, in particolare, assume una pianta emiciclica e l’ingrandimento della scena, ai cui lati vengono costruite due torri, che contengono le scale del complesso. Numerosissime sono le decorazioni aggiuntevi, come colonne, fregi, statue e bassorilievi.
Il declino dell’impero romano e la sua caduta condannarono i numerosi edifici romani ad un totale inutilizzo. Ben presto l’area del teatro fu interessata da nuove costruzioni, oltre ad essere sfruttata come cava di materiale per nuovi edifici.

Tutte le parti che componevano il teatro erano riccamente decorate e strutturate. Per prima la Scena, che possedeva colonne di marmo, nicchie con statue, bassorilievi e finti vani prospettici. Tra le statue ci è giunto il gruppo scultoreo mitologico della Leda col cigno, una copia romana di un originale greco del
360 a.C. realizzato da Timotheos. L'orchestra (del diametro di 22 metri) era decorata con cerchi inscritti nel quadrato.
La cavea era formata da 21 file di posti, divisi da due praecinctiones orizzontali, che dividevano il teatro in tre parti (ima, media e summa). La prima parte era realizzata con blocchi di arenaria ricoperti da marmo, mentre i due anelli superiori erano stati costruiti in opus coementitium. Verticalmente vi erano otto scalette in pietra lavica, che creavano nove cunei. Il tutto per un diametro di 98 metri. E’ stato ritrovato un bellissimo bassorilievo in marmo rappresentante un delfino. Questo faceva parte di un gruppo formato da tre delfini, utilizzato, probabilmente, come divisorio per marcare una zona riservata.
Il teatro era fornito, naturalmente, di ambulacri e numerosi vomitoria corrispondenti ai diversi cunei. Si suppone che sulla sommità della scalea vi fosse un loggiato formato da colonne, simile a quello del teatro greco-romano di Taormina. La facciata, invece, doveva essere somigliante a quella del Teatro di
Thermae Himerae. Il prospetto era decorato inoltre da nicchie con statue di divinità o mitologiche.
Sono molte le decorazioni del teatro che vennero trafugate per costruzioni successive, come per l’edificazione
della cattedrale di Catania, del 1094, dove si possono notare colonne, capitelli o elementi decorativi in marmo, di stile greco e romano.
Il teatro, attualmente, presenta numerose
manipolazioni e superfetazioni costruite nel corso dei secoli, tanto che l’accesso al teatro, ora avviene attraverso una costruzione ad un piano del XVIII secolo. Questa ospita l'antiquarium, dove sono esposti reperti che vanno dal I al XVII secolo.

 
 

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