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Il Teatro greco nella Sicilia classica

    IL TEATRO GRECO
Gli agoni dionisiaci
Il "canto del capro"
L'importanza della maschera
Eschilo, Sofocle ed Euripide
La commedia di Aristofane

Il teatro greco in Sicilia
Il teatro greco in Sicilia 2
    TEATRI SICILIANI
Il Teatro greco di Siracusa
Il Teatro greco-romano di Taormina
Il Teatro greco di Tindari
Il Teatro greco di Segesta
Il Teatro greco di Morgantina
Altri Teatri greci siciliani

Video sui Teatri greci in Sicilia
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IL TEATRO GRECO IN SICILIA

          Ogni anno nei principali teatri
    antichi siciliani, rivive il grande teatro
    greco, un usanza che unisce
    spettacolo, divertimento e cultura.
    In queste architetture affascinanti lo
    studio scolastico oltrepassa il tempo,
    ricongiungendosi, dopo secoli, all’arte
    drammatica di Euripide o di Sofocle.
    Sono esperienze che si devono fare
    almeno una volta nella vita…

   

    Il Teatro greco di
    Morgantina

     
     

 
   

Il teatro, il Santuario di Demetra e Persefone, l'ekklesiasteron e l'abitato della collina est di Morgantina 

Morgantia07 - 17 gennaio 2008
Foto da Wikimedia Commons

 




 Al centro della Sicilia, nel comune di Aidone, della provincia di Enna, esiste il sito archeologico dell’antica Morgantina. I primi scavi, che riportarono alla luce parte della città d’origine sicula e greca, furono eseguiti nel 1955 da una spedizione archeologica dell'Università di Princeton (Stati Uniti). I ritrovamenti risalgono ad un periodo che va dalla metà del V alla fine del I secolo a.C.

Morgantina è famosa soprattutto per il contenzioso nato tra lo Stato italiano e il Getty Museum di Malibu, sorto per la restituzione di importantissimi ritrovamenti, quali la Venere di Morgantina e il Tesoro di Morgantina. Con l’accordo raggiunto le opere sono ritornate in Italia (
il 17 marzo 2011) e ora si trovano esposte nel museo archeologico di Aidone

Verso la metà del VI secolo a.C. alle popolazioni autoctone e sicule vi si aggiunsero, ulteriormente, coloni greci, d’origine calcidese, che avevano risalito
la valle dei fiumi Simeto e Gornalunga. La comunità, così composta, diede vita alla città, di forte influenza greca, ma con riferimenti alle culture passate. Crescendo, Morgantina fu oggetto di invasioni, prima da parte di Gela, poi di Siracusa, che la conquistò nel 450 a.C., per poi rivenderla a Camarina nel 424 a.C. I secoli successivi vedono Morgantina destreggiarsi in un gioco di alleanze, tra siracusani, cartaginesi e, successivamente, romani. Con la conquista definitiva del potere da parte dei romani, Morgantina non fu distrutta (ne vennero abbattute solo le mura), ma continuò a commerciare, soprattutto grano e ceramiche. Tuttavia, i rapporti con Roma rimasero difficili. Morgantina partecipò, tra gli insorti, alla prima (135 a.C.) e alla seconda guerra servile, (105-101 a.C.), per poi, in seguito, allearsi con Sesto Pompeo contro Ottaviano
(il futuro imperatore Augusto). La città finì per essere lentamente abbandonata (verso il 30 a.C., dicono i reperti archeologici). Strabone la inserisce tra le città scomparse.

Il Teatro
Limitrofo alla piazza inferiore di Morgantina è il suo teatro greco. Alcuni studiosi ritengono che la prima forma di esso fosse trapezoidale (agli inizi del IV secolo a.C.), come il vicino  ekklesiasterion,  per poi essere ristrutturato con la classica forma a ferro di cavallo (alla fine dello stesso secolo). Un’iscrizione su uno dei gradini della cavea, fa supporre che il teatro fosse dedicato a Dioniso.
Poggiante sulla collina, la cavea era formata da
circa quindici gradini, ripartita in diversi settori e fornita di un robusto muro di contenimento. L’orchestra, dove agivano i coreuti, presenta due corridoi laterali (pàrodoi), che ne permettevano l’ingresso e l’uscita. La scena era fissa di tipo architettonico, ma negli spettacoli vi si aggiungevano strutture lignee mobili, che la completavano in funzione della tragedia rappresentata.
Il teatro di Morgantina possedeva un’acustica perfetta, tanto che lo si riscontra tutt’oggi.
In funzione del teatro era posto in alto un edificio sacro: il santuario di Demetra e Kore, le due divinità elette a protezione di Morgantina.
 

 
 

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