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LA SICILIA SVEVA
 Bullet7blu.gif (869 byte) La successione di Tancredi
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Enrico VI al potere
 
Bullet7blu.gif (869 byte) Federico II  "Stupor mundi"
 
Bullet7blu.gif (869 byte) Federico II monarca assoluto
 
Bullet7blu.gif (869 byte) Considerazioni su Federico II
 Bullet7blu.gif (869 byte) Le lotte per la successione
   Bullet7blu.gif (869 byte) La svolta «francese»
 
Bullet7blu.gif (869 byte) Leggende popolari/1
 
Bullet7blu.gif (869 byte) Leggende popolari/2
 Bullet7blu.gif (869 byte) La scuola poetica siciliana
 Bullet7blu.gif (869 byte) Monumenti svevi
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    FEDERICO II
    E LA SICILIA SVEVA
  
    Fu chiamato
Stupor mundi,
   
la meraviglia del mondo e
    mirabjlis mutator,
colui che mutò
    mirabilmente le cose.
    E' Federico II e il Regno di Sicilia
 

Per saperne di più  

   
   
 
    Leggende popolari/1    
     
     

 
 

Il Duomo di Catania
(di S. Agata)

Foto di Urban, agosto 2005

 
 
 

 


da Wikimedia Commons

 

Sul portale sinistro della cattedrale di Sant'Agata di Catania si legge, tutt'oggi, una misteriosa parola: «NOPAQUIE». Il significato di essa sta in una leggenda popolare su Sant'Agata e Federico II.
Essendosi i catanesi ribellati a Federico II nel 1232, egli decise di infliggere una punizione esemplare: distruggere Catania, e di ucciderene tutti gli abitanti. Ai poveri cittadini non rimase altro che chiedere l'ultimo desiderio. Prima di morire ascoltare Messa nella cattedrale della loro santa protettrice, Sant'Agata. Il re accettò. Anzi, volle ribadire la sua decisione con la propria presenza nella chiesa. Entrato Federico aprì il proprio libro di messa per la funzione. Stupefatto vi trovò inserito un cartiglio misterioso, che portava la scritta «NOPAQUIE». Subito ne chiese il significato, ma nessuno sapeva darne la risposta. Finchè avanzò un anziano monaco benedettino che ne chiarì il senso. La parola era un «acronimo», una parola formata dalle iniziali di otto parole latine: «Non Offendere Patriam Agathae Quia Ultrix Iniuriarum Est» il cui significato era «Non offendere Catania, la patria di Sant’Agata, perché essa ne vendica le offese». Federico II di fronte al prodigio ritornò sulle proprie decisioni. Lasciò i catanesi la vita, fece abbattere soltanto i piani alti degli edifici e costruì castello Ursino, dove è ancora inserito sulla facciata principale un icona marmorea che rappresenta l’aquila sveva che strozza l’agnello catanese.
A memoria dello straordinario miracolo della loro protettrice, Sant'Agata, i catanesi trascrissero la parola misteriosa.

 
 
 

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