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 Il ficodindia dell'Etna (DOP)

Il ficodindia dell'Etna
Notizie storiche sulla pianta
La diffusione di una pianta infestante
La produzione DOP
Gli usi in cucina
La cultura del ficodindia
Adrano
Adrano dal medioevo ad oggi
La Torre normanna di Adrano
Biancavilla
Il teatro a Biancavilla ed in Sicilia
San Cono
Chiese a San Cono
 
     
  Video sul ficodindia
Video su Adrano e Biancavilla
 
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     IL FICODINDIA

      Il ficodindia, frutto americano,
  
si diffuse rapidamente in tutto il
   bacino del Mar Mediterraneo,
   divenendo parte del paesaggio.
   In Sicilia la sua presenza è divenuta
   quasi simbolica dell’isola stessa.
   Scopriamolo.

   

    Adrano

   
     
     

 

 

Adrano, Piazza dell'Immacolata

Federico.imbarrato - 2 ottobre 2005(2005-08-12)11

 
 




da Wikimedia Commons
 

   Situato all’interno del Parco dell'Etna, il comune di Adrano ospita circa 36.000 abitanti. Posto su una zona collinare ad ovest della piana di Catania (della cui provincia fa parte) e ad est del fiume Simeto, è sulle pendici del vulcano Etna, ad una quota di 560 metri sul livello del mare.
Il nome “Adrano” è stato deciso nel 1929, ma deriva da quello della città di Adranon, che venne fondata, nel 400 a.C.,  da Dionigi il Vecchio di Siracusa. Il nome era quello del dio siculo della guerra Adranos. La città acquisito nel corso del tempo sempre nomi diversi a seconda la dominazione dell’epoca. Secondo Giovanni Sangiorgio Mazza, studioso dell’Ottocento, il tiranno siracusano avrebbe fondato Adranon sulle rovine di un precedente sito siculo, identificabile con l'antica Inessa, in seguito denominata Aitna. Secondo lo studioso, Inessa sarebbe l’antico nome dell’Etna in epoca sicula.

La Storia antica
Nonostante esistano tracce del periodo neolitico, la zona venne abitata inizialmente dai Siculi, che, provenienti dalla costa jonica, vi si insediarono, fondando l’abitato di Mendolito, presso il fiume Simeto, verso il X secolo a.C. Di questo antico insediamento rimangono poche tracce: delle mira con porte, qualche abitazione ed una necropoli, d’ispirazione micenea, con tombe a cupoletta e molte iscrizioni.

Come detto, Dionigi il Vecchio tiranno di Siracusa, nel 400 a. C. circa, fondò Adranon. L’intento era quello di acquisire un maggiore controllo dell’area, punto strategico sul fiume Simeto, dove esisteva la città d’origine sicula di  Centuripe. L’importanza della collocazione è dimostrata dallo scontro tra Timoleonte di Corinto (diretto a Siracusa) e di Iceta, tiranno di Leontinoi, avvenuto presso Adrano nel 344 a.C. Timoleonte, successivamente, divenne il signore della città etnea.
La grandezza dei resti archeologici della polis greca, dopo scavi e ritrovamenti realizzati dalla soprintendenza, è tale che l’antica Adranon, può essere paragonata agli scavi di Morgantina in Sicilia, o, addirittura, alla stesso sito di Pompei.
Naturalmente, nella conquista della Sicilia, anche Adranon venne espugnata e presa. Ciò avvenne nel 263 a.C. ad opera delle truppe romane, guidate dal console Valerio. Con la caduta dell’Impero, la città subì numerosi saccheggi dai barbari discesi in Sicilia.

 
 

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