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Castelli siciliani: lontane tracce di nobiltà.  
Bullet7blu.gif (869 byte) La tipologia del Castello
Bullet7blu.gif (869 byte) I Castelli fortificati “alla moderna”.
Bullet7blu.gif (869 byte) I Castelli di Federico II.
 
Bullet7blu.gif (869 byte) Il Castello Ursino di Catania
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Il Castello di Aci Castello
Bullet7blu.gif (869 byte) Il Castello di Adrano
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La Torre di Federico ad Enna
Bullet7blu.gif (869 byte) Il Castello di Lombardia
ad Enna


 

Bullet7blu.gif (869 byte) Il Castello Maniace a Siracusa
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Il Castello di Eurialo a Siracusa
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La Cittadella di Messina
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Forte Gonzaga e Forte San Jachiddu a Messina
Bullet7blu.gif (869 byte) Il Castello di Milazzo
Bullet7blu.gif (869 byte) Il Castello arabo di Taormina
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Il Castello di Forza d'Agrò

Bullet7blu.gif (869 byte) Il Castello di Pentefur a Savoca
Bullet7blu.gif (869 byte) Il Castello di Pietrarossa a Caltanissetta


Bullet7blu.gif (869 byte) La struttura difensiva di Erice
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Il
Castello di Bellumvider
a Castelvetrano

Bullet7blu.gif (869 byte) Il Castello di Maredolce a Palermo.
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Il Castello a Mare a Palermo
Bullet7blu.gif (869 byte)Il Castello di Carini
Bullet7blu.gif (869 byte) Il Castello di Modica

Bullet7blu.gif (869 byte) Il Castello di Donnafugata a Ragusa


Bullet7blu.gif (869 byte) Video sui Castelli siciliani
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Video sui Castelli siciliani /2

Bullet7blu.gif (869 byte)Bullet7blu.gif (869 byte) INDIETRO
         
      
CASTELLI SICILIANI

       Ogni paese siciliano ha il suo
   Castello, perché queste imponenti
   opere erano considerate nel
   medioevo  “instrumenta regni”
.
   
Visitandoli oggi si può fare un vero
   salto all'indietro nel tempo, in una
   cultura ormai dimenticata.

   

   La Torre di Federico ad Enna.

   
     
     

 

 
Torre dell'imperatore Federico II di Svevia ad Enna.

Massimiliano Canale - 23 Marzo 2006
 

 
 



da Wikimedia Commons

 

 
Notizie storico-critiche.

Non esistono documenti per risalire alla sua esatta datazione, bisogna quindi basarsi necessariamente sull’osservazione diretta della struttura. E’ possibile che, oltre al suo utilizzo per scopi militari, la torre fosse qualificabile anche come solacium.

In virtù dell’altezza del luogo, per l’ampiezza degli spazi circostanti, per le caratteristiche panoramiche e paesaggistiche, la torre è visibile da grandi distanze e trasmette un senso di dominio. Non sono da escludere valenze simboliche del monumento, anche in relazione alla sua posizione centrale rispetto al territorio siciliano.

Scrive Bellafiore: “L’uso di forme ottagonali in questo periodo non è specifico di talune regioni europee, ma appartiene a quell’ordine geometrico delle forme che si diffonde nel mondo meridionale occidentale su sollecitazioni teoriche provenienti dal vasto mondo islamico, dove il quadrato e le forme da questo derivate per rotazione di 45°, quali la stella a otto punte e l’ottagono, erano alla base del linguaggio architettonico”.

Descrizione dell’impianto e delle decorazioni.

Sorge sulla montagna di Castrogiovanni, leggermente più in basso rispetto alla cittadella della Lombardia. Federico II, l’imperatore svevo, era solito edificare nuove opere nei pressi di strutture simili preesistenti. Ciò risultava più conveniente e meno anti-economico che riparare quelle obsolete. Il sito si presenta come un complesso formato da un recinto murario ottagonale concentrico rispetto alla torre, da cui dista circa 23 metri,e che, rispettando le proporzioni e le simmetrie, coincide con il perimetro ottagonale della torre stessa.

La forma ottagonale trae origine da alcune speculazioni teorico-architettoniche importate dal mondo islamico. Tuttavia,nel mondo occidentale, queste soluzioni si traducono comunque in forme scarne e severe, conservando il tipico gusto dello stile gotico-cistercense. Il monumento è alto 26,10 metri, su una superficie di 208.60 mq.

I forti muri hanno conci squadrati. E’ formato da tre piani, di cui il più alto versa in cattive condizioni. Nel muro è scavata una scala a chiocciola i cui gradini sono stati totalmente ricostruiti. Il soffitto della sala terrena, ottagonale, ricorda le forme dell’ombrello ed è formato da otto costoloni a sezione rettangolare. Al primo piano, strutturalmente simile il piano terra,  vi sono due finestre panoramiche la cui sobria eleganza rimanda all’impronta residenziale, ancor prima che militare, degli ambienti. L’ultimo piano si presenta privo di copertura. Esistono ancora le semicolonne su cui poggiava.

All’esterno, gli stipiti delle finestre sono modulati da colonnine binate con capitelli a decorazione fitomorfica. All’interno della sala che corrisponde alla prima elevazione, nelle semicolonne che reggono i costoloni, vi sono eleganti capitelli dove il motivo del fogliame lanceolato viene rielaborato in forme asciutte ed espressive. Una latrina è scavata sul possente muro, con sistema di smaltimento dei rifiuti organici. La torre possiede ambienti  sotterranei.

 

 
 

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