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Trapani ed il suo porto "strategico"

Introduzione
Gli Elimi
Erice
Trapani, dall'età classica al Medioevo
Da Carlo V fino all'Unità d'Italia
La Trapani del XX secolo
I Castelli ed i bastioni di Trapani
Chiese di Trapani
Le grandi festività religiose
La Processione dei Misteri
Le Maestranze di Teapani
Il Museo Agostino Pepoli
L'antica lavorazione del corallo
Saline e Natura a Trapani
Turismo e spiagge

Video su Trapani
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     TRAPANI

        Dai tempi dei Cartaginesi fino alla
    Seconda Guerra Mondiale, il porto di
    Trapani ha sempre avuto una posizione
    strategica, al centro del Mediterraneo.
    Oggi è punto di attracco per le grandi navi
    da crociera. Le molte attrattive della città
    ne fanno per il turismo una meta culturale e
    di svago nella natura. Tra spiagge e Saline,
    una nuova scoperta da visitare.

   

    Il Museo Agostino Pepoli
    di Trapani

   
     
     

 

 

Chiostro del museo Agostino Pepoli

Dedda71 - 2007
Foto da Wikimedia Commons

 
 




 

   Il Museo regionale Agostino Pepoli di Trapani, tra i più importanti in Sicilia, è collocato nell'ex convento trecentesco dei carmelitani, limitrofo al Santuario dell'Annunziata.
Il museo, nato nei primi anni del Novecento è divenuto museo regionale solo dopo la guerra. Sorse, infatti, dalla donazione della collezione privata fatta dal conte Agostino Pepoli (da qui il nome). Ad essa si aggiunse successivamente, la collezione privata del generale Giovan Battista Fardella, che comprendeva dipinti di scuola napoletana.
L’allestimento del museo trapanese fu progettato negli anni sessanta dall'architetto Franco Minissi.

I ritrovamenti archeologici, esposti nel museo, fanno parte di un prezioso catalogo edito nel 2009
dalla casa editrice Edipuglia. Nel 2008, invece, è stata esposta la grande mostra "Caravaggio: L'immagine del divino", composta da 14 opere del pittore, che ha riscosso notevole successo. Altre grandi mostre hanno “abitato” il museo rimanendo memorabili: nel 1986 "L'arte del corallo in Sicilia" e "Ori e argenti di Sicilia", nel 1989.

Il museo Agostino Pepoli, prodotto da diverse collezioni, non è monotematico, ma
interdisciplinare. Si suddivide in cinque grandi sezioni: Marmi e lapidi; Dipinti; Arti industriali; Scultura Rinascimentale e Memorie del Risorgimento.
Fa parte del museo una rilevante pinacoteca, che espone dipinti di Tiziano, di Giacomo Balla, un quadro di scuola valenciana del XV secolo e una Pietà di Roberto d'Oderisio, del 1380. Tra le sculture ne spiccano alcune del Gagini.
Tra le altre ricchezze del Pepoli vi sono: gioielli in corallo, argenti, presepi di valore, la notevole collezione di arti decorative., una ghigliottina napoleonica e rari cimeli d’epoca garibaldina. Tra le particolarità proprie del museo citiamo il "Tesoro della Madonna", la collezione costituita da numerose donazioni fatte alla Madonna di Trapani'.
Reperti storici trapanesi sono anche le creazioni in corallo: sculture, monili e altre composizioni.  In passato la pesca e la lavorazione del corallo era a Trapani molto diffusa. Nacque in città tra il XV e XVI secolo, ad opera dei pescatori della zona, che cominciarono la pesca del corallo. I corallari trapanesi iniziarono a farsi conoscere come bravissimi artigiani, tanto da assicurarsi una committenza di spicco in tutta Europa e nel bacino del Mediterraneo. Le loro capacità divennero sempre maggiori e apprezzate. I loro capolavori

Ultimi ritrovamenti
Nel mare di Trapani, non nuovo a queste sorprese, nell’estate del 1999, è stata rinvenuta sui fondali di Marausa una grande nave romana, in buonissimo stato di conservazione. Probabilmente risale al III secolo d.C
Posta sul fondale a 2 metri di profondità, deve essere ancora recuperata. Il problema, infatti, è la sua musealizzazione, date le dimensioni del relitto.

 
 

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