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Trapani ed il suo porto "strategico"

Introduzione
Gli Elimi
Erice
Trapani, dall'età classica al Medioevo
Da Carlo V fino all'Unità d'Italia
La Trapani del XX secolo
I Castelli ed i bastioni di Trapani
Chiese di Trapani
Le grandi festività religiose
La Processione dei Misteri
Le Maestranze di Teapani
Il Museo Agostino Pepoli
L'antica lavorazione del corallo
Saline e Natura a Trapani
Turismo e spiagge

Video su Trapani
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     TRAPANI

        Dai tempi dei Cartaginesi fino alla
    Seconda Guerra Mondiale, il porto di
    Trapani ha sempre avuto una posizione
    strategica, al centro del Mediterraneo.
    Oggi è punto di attracco per le grandi navi
    da crociera. Le molte attrattive della città
    ne fanno per il turismo una meta culturale e
    di svago nella natura. Tra spiagge e Saline,
    una nuova scoperta da visitare.

   

    La Trapani del XX secolo

   
     
     

 

 

Via Garibaldi a Trapani

Kroko - 4 Dicembre 2006
Foto da Wikimedia Commons

 
 






 

   Alla fine della Prima guerra mondiale Trapani contò ben700 caduti. Ma la città seppe rimboccarsi le maniche e, in breve tempo, divenne economicamente e culturalmente assai dinamica. Molte furono le attività commerciali avviate attraverso il porto: la produzione del vino, dell’olio, del sale e delle industrie di trasformazione ad esse collegate, oltre alla pesca lavorata dalle tonnare della zona.
Nel 1924, per ordine di Mussolini, giunse in città il prefetto Cesare Mori, che l’anno seguente si trasferì a Palermo, con l’importante compito di reprimere il fenomeno mafioso.
Durante la Seconda guerra mondiale, la posizione strategica del porto di Trapani ne fece punto di passaggio per le truppe, le armi, la benzina e le vettovaglie dell'Asse, che dovevano raggiungere l’Africa settentrionale. Nel porto esisteva, anche, una base di sommergibili e furono attivati unitamente gli aeroporti di Milo e di Chinisia. Questa posizione vantaggiosa, però, ne fece un obiettivo primario per gli angloamericani, che la bombardarono innumerevoli volte, tanto che l’intero quartiere antico di San Pietro fu raso al suolo. La guerra terminò per Trapani il 22 luglio 1943 con l’ingresso in città degli americani al comando del generale Patton.

Purtroppo Trapani non si risollevò mai del tutto, recuperando lo sviluppo precedente la guerra. Le industrie e i commerci non si ripresero come prima e la città trovò occupazione nel terziario e nell’attività statale legata all’amministrazione della provincia.
Fu inoltre colpita da diverse calamità: l'alluvione del 1965; il terremoto della Valle del Belice, del 1968, che interessò anche la città;  l’ulteriore alluvione del 1976, che contò ben 16 morti.

Negli anni novanta si sono avviate, tuttavia, attività in ambito turistico, storico, culturale e sportivo. Queste stesse hanno investito l’intera Trapani, con nuove infrastrutture urbane, la valorizzazione del centro storico e lo sviluppo in funzione turistica di attività ricettive e d’accoglienza, di ristorazione e di intrattenimento.  Nel settore culturale si sono svolte mostre di primo livello, come quelle su Caravaggio, Leonardo Da Vinci e del ritrovato Crocifisso di Michelangelo. Nuove iniziative anche in ambito naturalistico e sportivo.

 
 

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