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Trapani ed il suo porto "strategico"

Introduzione
Gli Elimi
Erice
Trapani, dall'età classica al Medioevo
Da Carlo V fino all'Unità d'Italia
La Trapani del XX secolo
I Castelli ed i bastioni di Trapani
Chiese di Trapani
Le grandi festività religiose
La Processione dei Misteri
Le Maestranze di Teapani
Il Museo Agostino Pepoli
L'antica lavorazione del corallo
Saline e Natura a Trapani
Turismo e spiagge

Video su Trapani
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     TRAPANI

        Dai tempi dei Cartaginesi fino alla
    Seconda Guerra Mondiale, il porto di
    Trapani ha sempre avuto una posizione
    strategica, al centro del Mediterraneo.
    Oggi è punto di attracco per le grandi navi
    da crociera. Le molte attrattive della città
    ne fanno per il turismo una meta culturale e
    di svago nella natura. Tra spiagge e Saline,
    una nuova scoperta da visitare.

   

    Chiese di Trapani

   
     
     

 

 

Interno della Cattedrale di San Lorenzo

 

Lelezaff  - 10 Gennaio2008
Foto da Wikimedia Commons

 
 




 

   La Basilica di Maria Santissima Annunziata
E’ dedicata alla Beata Vergine Maria del Monte Carmelo la Basilica-Santuario di Maria Santissima Annunziata, tra le chiese più importanti di Trapani.
La prima chiesa, proprietà dei
carmelitani, fu quella di S. Maria del parto, che datava verso il 1250 circa. Il Santuario attuale, che venne ampliato nel Settecento, data, invece, al 1300. Nel 1742, la navata principale fu ristrutturata, con sedici colonne e con stucchi argentati, nel nuovo stile barocco-rinascimentale. Il progetto venne realizzato dall'architetto trapanese Giovanni Biagio Amico. La facciata principale presenta un grande rosone.

Annesso al tempio sacro è il convento, con il chiostro, dei padri carmelitani, che risultava il più grande dell'Ordine in Italia. Il convento, attualmente, ospita l’importante Museo Regionale Agostino Pepoli, al cui interno è custodito il "Tesoro della Madonna".
Di fronte la Chiesa vi è il Giardino comunale (già, Villa Pepoli).

Nel suo interno è custodita la statua in marmo della Madonna con bambino di Trapani, opera di Nino Pisano. Sembra sia giunta in città nello stesso periodo dell’edificazione del Santuario. E’ veneratissima, non solo dai trapanesi, ma in tutta la Sicilia, tanto che la Basilica rappresenta il tempio mariano più famoso della Sicilia occidentale.
Sotto l'altare è collocata la reliquia del corpo San Clemente (martire romano).
Una cappella della chiesa, risalente al 1586, preserva il reliquiario in argento con le reliquie del beato Luigi Rabatà (tra cui il teschio), opera dell'argentiere Vincenzo Bonaiuto. Vicino alla cappella è collocata la celletta che il santo abitava.

La Chiesa delle Anime del Purgatorio
L’edificazione del Tempio sacro risale al 1688. Don Pietro Lo Castro ne compose il progetto. Ma si deve all'architetto trapanese Giovanni Biagio Amico il rifacimento della facciata in stile barocco, nel 1712. Lo stesso architetto vi fu sepolto.
La chiesa è adornata da 12 statue degli apostoli, più quella di Gesù, tutte scolpite da Alberto Orlando. Presenta al suo interno tre navate, con pianta a croce latina.
E’ attualmente chiusa al culto.

La Cattedrale di San Lorenzo
Nel 1421, per decisione di Alfonso il Magnanimo, fu costruita la Cattedrale di San Lorenzo, che divenne parrocchia nella seconda metà del XV secolo. L’edificio fu più volte rimaneggiato, fino agli ultimi lavori del Settecento, seguiti dall'architetto Giovanni Biagio Amico. Decorazioni, pitture e stucchi furono eseguiti sul finire del secolo. La Chiesa venne elevata a Cattedrale nel 1844, attraverso una bolla papale di Gregorio XVI.
Adiacente alla chiesa vi è il palazzo Vescovile.
Sul prospetto è posto un portico con tre archi molto grandi. L’interno è diviso in tre navate, separate da colonne marmoree, in diaspro siciliano. Sopra è posta una cupola, attorniata da quattro cupolini, il tutto sorretto da un tamburo quadrangolare.
Numerose le opere d’arte che si possono ammirare al suo interno: la statua del Cristo Morto, scolpita da Giacomo Tartaglia; il dipinto della Crocifissione, opera di Van Dyck¸ inoltre, le tele di Andrea Carreca (un San Giorgio) e di Domenico La Bruna (un Padre Eterno).

 
 

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