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SIRACUSA

Bullet7blu.gif (869 byte) L'antica Siracusa
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Introduzione
Bullet7blu.gif (869 byte) Dalle origini al periodo romano
Bullet7blu.gif (869 byte) Dalla caduta di Roma ad oggi
Bullet7blu.gif (869 byte) L'isola di Ortigia
Bullet7blu.gif (869 byte) Il Teatro greco
Bullet7blu.gif (869 byte) L'Anfiteatro romano
Bullet7blu.gif (869 byte) L'Orecchio di Dioniso
Bullet7blu.gif (869 byte) Le Latomie
Bullet7blu.gif (869 byte) Chiese di Siracusa
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Siracusa sotterranea

 

Bullet7blu.gif (869 byte) La struttura difensiva
Bullet7blu.gif (869 byte) I Palazzi nobiliari
Bullet7blu.gif (869 byte) Il Museo Paolo Orsi
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Il Museo Bellomo

Bullet7blu.gif (869 byte) Altri Musei a Siracusa
Bullet7blu.gif (869 byte) Personaggi Illustri
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Bullet7blu.gif (869 byte) Salvatore Quasimodo
Bullet7blu.gif (869 byte) Gli eventi culturali annuali
Bullet7blu.gif (869 byte) Feste, ricorrenze e fiere
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    SIRACUSA
  
   Cicerone la definì "la più grande
   e bella di tutte le città greche".
   Da allora Siracusa si è arricchita di
   altre testimonianze, come il grande
   periodo barocco. Oggi la scelta è
   vasta: possiamo leggervi tutta
   la grandezza della Storia.
 

Per saperne di più  

   
   
 
    Siracusa sotterranea    
     
     

 
 

Le catacombe di San Giovanni Evangelista a Siracusa, costruite nel 316-360 d.C., ma in uso fino alla fine del V secolo d.C

 

Giovanni Dall'Orto -  21 Maggio 2008






da Wikimedia Commons

 

Le Catacombe di S. Giovanni
Quando si parla di Catacombe si pensa a quelle romane, ma quelle siracusane differiscono per la grandezza. I cristiani di Roma scavavano le loro nel tufo, che essendo un materiale abbastanza “morbido” costringeva, per scongiurare possibili crolli, a mantenere piccoli spazi, abbastanza angusti. Le Catacombe di Siracusa sono, invece, scavate nella roccia, con la possibilità di avere ampi spazi. Collocate nella zona di Acradina, sono di epoca romana risalenti al IV-V sec, nate intorno alla tomba di S.Marciano.
Alla base del tracciato vi è una direttrice rettilinea, probabilmente un vecchio acquedotto d'epoca greca abbandonato. Da questa via si aprono ad angolo retto i cardini minori. Le gallerie inferiori sono intervallate da slarghi di forma quadrata o circolare, ove, probabilmente venivano sepolti i martiri della comunità. Sempre all'interno delle catacombe si incontrano vecchie cisterne di forma conica, sempre del periodo romano, riadattate a cubicoli.
Le sepolture sono collocate lungo le pareti e sono a più posti, anche fino a venti. Tra l'una e l'altra vi sono loculi più piccoli, probabilmente adibiti per la sepoltura dei bambini.
In uno “slargo circolare”, di cui abbiamo parlato, è stato ritrovato un bellissimo sarcofago scolpito con scene bibliche (nella Rotonda di Adelfia).


La Cripta di S. Marciano
La Cripta, vero nodo delle Catacombe siracusane, è posta non lontano dalla necropoli, ove si narra sia stato ucciso il Santo. E' a forma di croce greca e presenta nella volta centrale ai quattro angoli, colonne con capitelli di stile bizantino, con la rappresentazione dei quattro evangelisti. Sulla parete di fondo si trovano tre piccole absidi di forma semicircolare. A destra trova collocazione un altare, dove sembra abbia predicato, nel 60 d.C, lo stesso S. Paolo, di ritorno da Malta. Di fianco è presente un sepolcro, che la tradizione vuole sia quello di S. Marciano, oggetto di venerazione e preghiera di tutta la comunità siracusana.
A causa dell'invasione araba il corpo del primo vescovo siracusano fu traslato a Gaeta.


La Basilica di S. Giovanni Evangelista
Sopra la cripta di S. Marciano era collocata la Chiesa, secondo la tradizione che voleva che sopra la sepoltura di un Santo si edificasse un luogo di culto (è circa 5 m sotto il livello della Chiesa). Della Basilica, più volte ricostruita, rimangono solo vestigia diroccate.
La Chiesa originaria fu distrutta all'epoca dell'invasione araba. Ricostruita al tempo dei Normanni, presentava sulla facciata un bellissimo rosone, ancora visibile sul lato sinistro. Fu un terremoto a far crollare gran parte della costruzione, compreso il tetto, non più ricostruito. E' presente un portico realizzato adoperando resti deI '400.
Vi si svolgono ancora celebrazioni religiose.

 
 
 

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