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Mercati e mercatini storici in Sicilia

Le regole"del mercato"

    A PALERMO
Mercati palermitani: la Vucciria
Il mercato di Ballarò
Altri mercati storici palermitani
    A CATANIA
Mercati storici di Catania
La fiera del Lune
Catania ed i suoi mercatini

Altri mercatini in Sicilia

Video sui Mercati siciliani
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     MERCATI
IN SICILIA

          L’universo popolare e folcloristico
   
si racconta nei mercati siciliani. Dalla
    Vucciria al mercato di Ballarò a
    Palermo, dalla Pescheria alla Fiera
    del lune a Catania, si esprimono in
    un insieme di voci e vuciate assai
    caratteristico. E’ per questo fascino,
    che sono molto frequentati dai turisti
    stessi.

   

    Altri mercati storici
    palermitani

     
     

 
 

Il mercato del Capo a Palermo

Sergio Calleja  - 21 agosto 2005
Foto da Wikimedia Commons

 






 Mercato de Il Capo
Il quartiere del Capo, nel centro storico di Palermo, si identifica con l’omonimo mercato che vi si svolge tutti i giorni. La sua area occupa via Carini e Beati Paoli, via di Sant'Agostino e via Cappuccinelle. Vi si accede da più punti, tra i quali quello di Porta Carini, nei pressi del Palazzo di Giustizia.
E’ essenzialmente un mercato alimentare, ma vi si può trovare, sorprendentemente, anche differenti mercanzie.
Sembra che a dare vita al mercato siano stati i monaci agostiniani, che avevano in loco il loro convento, adiacente alla chiesa di Sant'Agostino, costruita nel XIV secolo.

Come tutti gli altri mercati palermitani, esso rappresenta uno spaccato di vita popolare, che nella quotidianità diventa folclore tipico della cultura siciliana.

Mercato di Lattarini
Anche il mercato di Lattarini ha una lontana origine storica. Tant’è che il suo nome si fa risalire etimologicamente all’arabo Suq el attarin, che vuol dire Mercato delle spezie, importantissime in periodo medievale. Col tempo questo tipo di vendita fu sostituito con altre mercanzie. Oggi, oltre ai prodotti agroalimentari, vi si può trovare di tutto.
Il Lattarini è posto (vicino via Roma) a poca distanza dal mercato della Vucciria, ma è dimensioni minori a quello.
A differenza del mercato Il Capo, che ha preso il nome del quartiere che lo ospitava, è stato lo stesso mercato a dare il nome al quartiere palermitano, oggi omonimo.

Il mercato delle pulci
Come molte altre città, anche Palermo ha il suo storico mercato delle pulci. E’ situato nei pressi di Piazza del Papireto, a poca distanza dalla Cattedrale di Palermo. Il Papireto era un antico laghetto, dove crescevano papiri e altre piante acquatiche.
Il mercato è organizzato in piccole
baracche in lamiera. E’ una vera e propria mostra permanente dell’antiquariato. Oggi è divenuta anche mostra del modernariato, perché vi si può trovare anche prodotti risalenti agli anni sessanta e settanta. Oltre ai mobili, in esso è messo in vendita di tutto E’ quindi facile trovarci cose così strane e rare da sorprenderci. La curiosità è la sua caratteristica.

In genere,
in vendita in questi mercatini vi si trovano oggetti di poco valore e usati (da qui il nome “delle pulci”). A volte si può barattare e persino vendere oggetti propri, in una ricerca dell’affare o della rarità, giunto lì da svendite o da qualcuno che voleva liberarsene (materiale dimenticato, contenuto in una soffitta). E’, per questo, il vero paradiso dei collezionisti, qualunque sia la loro collezione.
La mania del mercato delle pulci ha derivazione francese. A Parigi si trovano i mercati di questo tipo più antichi (i marché aux puces). Nella capitale francese, infatti, se ne contano, addirittura, tre: Saint-Ouen, il Marché aux Puces de la Porte de Vanves e di Montreuil.

 
 

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