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CALTAGIRONE E LA CERAMICA SICILIANA

Bullet7blu.gif (869 byte) Introduzione
Bullet7blu.gif (869 byte) La prospera Caltagirone nella Storia.
Bullet7blu.gif (869 byte) Piccole perle si incontrano.
Bullet7blu.gif (869 byte) Il Museo della Ceramica di Caltagirone.
Bullet7blu.gif (869 byte) Breve storia della Ceramica.
Bullet7blu.gif (869 byte) I millenni non sono acqua
Bullet7blu.gif (869 byte) Scuola e Museo: il segreto di Caltagirone.

 

Bullet7blu.gif (869 byte) Curiosità: il fischietto calatino.
Bullet7blu.gif (869 byte) Eventi a Caltagirone: la scala illuminata.

Bullet7blu.gif (869 byte) La Ceramica di Santo Stefano di Camastra.
Bullet7blu.gif (869 byte) Non dimentichiamo le ceramiche di Sciacca.

Bullet7blu.gif (869 byte)Bullet7blu.gif (869 byte) INDIETRO

   
   
     
CALTAGIRONE
    
    Un quartiere di oltre cento
     officine a Caltagirone nel
     Cinquecento produceva ceramiche
     e maioliche per tutte le città del
     Regno aragonese. Oggi lo fa per
     il mondo intero.
   
    Curiosità: il fischietto
     calatino.
   
     
     

 
 

Esempio di colori tipici della ceramica calatina

Andrewsott  - 23 Gennaio 2008
 

 




da Wikimedia Commons

 

Il fischietto è tra i più antichi prodotti ceramici musicali. Era già in uso nell’età primitiva, ma non per far giocare i bambini, ma come, principalmente, per la comunicazione rapida. Se è vero che veniva utilizzato come richiamo per gli uccelli, e quindi per la caccia, la possibilità modulata di segnali sonori, permetteva all’uomo primitivo di mettersi spesso in salvo grazie ad esso. La segnalazione dell’arrivo di amici o nemici e di pericoli (animali feroci, incendi e di tempeste), rappresentava ai primordi la possibilità della comunicazione a distanza (una specie del nostro telefonino). Era anche usato come strumento musicale per accompagnare le manifestazioni di gioia o di dolore nelle cerimonie rituali.
Forse il più antico strumento musicale, a fiato, può ritenersi lo zufolo
. Inventato, probabilmente, di canna o di legno, fu replicato in argilla molto presto, data la facilità di costruzione. Studiosi attribuiscono al fischietto, come allo zufolo o al tamburo, un'origine magico-rituale, come dimostrano le antiche tribù africane ancora oggi.
Nel Museo di Caltagirone è conservato un altro strumento “musicale” d’origine antichissima. Inizialmente la funzione dell’oggetto era del tutto sconosciuta, nel suo restauro vi fu la scoperta del suo uso. Si compone di due vasetti d'argilla attaccati nelle pance e comunicanti tra loro tramite fori e di un beccuccio esterno per immettervi aria. Se riempiti d’acqua, soffiando si produce un gorgoglio molto sonoro, un po’ come quello generato da "u riscignolu", cioè il fischietto ad acqua. Anch’esso, con molta probabilità, era utilizzato come richiamo per gli uccelli nei boschi che attorniano la città.

 

 
 

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