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  Caltagirone
  e la ceramica siciliana 
 
 
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 Caltagirone
Bullet7blu.gif (869 byte) Introduzione
Bullet7blu.gif (869 byte) La prospera Caltagirone
nella Storia.
Bullet7blu.gif (869 byte) Piccole perle si incontrano.
Bullet7blu.gif (869 byte) Il Museo della Ceramica di Caltagirone.
Bullet7blu.gif (869 byte) Breve storia della Ceramica.
Bullet7blu.gif (869 byte) I millenni non sono acqua
Bullet7blu.gif (869 byte) Scuola e Museo: il segreto
 di Caltagirone.

Bullet7blu.gif (869 byte) Curiosità: il fischietto
calatino.
Bullet7blu.gif (869 byte) Eventi a Caltagirone:
la scala illuminata.

Bullet7blu.gif (869 byte) La Ceramica di Santo
Stefano di Camastra.
Bullet7blu.gif (869 byte) Non dimentichiamo le

ceramiche di Sciacca.

 

   
       
       
       
 
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      CALTAGIRONE
    
    Un quartiere di oltre cento
     officine a Caltagirone nel
     Cinquecento produceva ceramiche
     e maioliche per tutte le città del
     Regno aragonese. Oggi lo fa per
     il mondo intero.
   
     Introduzione    
     
     

 
 
   

Piatto ornamentale in maiolica di Caltagirone, Sicilia - Dipinto a mano - Prodotto dalle Ceramiche Artistiche Agatino Caruso di Caltagirone

Agatino Caruso -
2 Dicembre 2008
 

 
 
 

da Wikimedia Commons
 

 Situata sul punto di unione tra gli Erei ed i monti Iblei, Caltagirone (in provincia di Catania) è collegata dalla Strada statale 417 a Catania e a Gela. Proprio per questo posizionamento militarmente importante, controllava, in pratica, le due piane, quella di Catania e di Gela, fu roccaforte fondamentale per bizantini, arabi, genovesi e normanni. Già a partire dal periodo greco, la sua importanza maggiore fu, però, la produzione di splendide ceramiche, che ne fanno tuttora un centro artisticamente rilevante. E’ dotata, inoltre, di chiese, pregevoli palazzi e bellissime ville settecentesche. La sua appartenenza geografica alla Val di Noto, la caratterizza come Patrimonio Mondiale dell'Umanità scelto dall’Unesco.

Il centro storico, antichissimo, di Caltagirone si erge nella parte alta della città, a 608 m d'altitudine, mentre in basso sono posizionati i quartieri più moderni di Acquanuova, San Pietro e San Francesco di Paola. In quest’ultimo è situato il giardino pubblico, molto interessante nel suo progetto architettonico
Fanno pure parte del territorio di Caltagirone la Riserva Naturale Orientata Bosco di Santo Pietro
e, a nord della città, il Parco Monte San Giorgio.

Il nome di Caltagirone proviene, probabilmente, dalla terminologia araba Qal'at Ghīrān, "città dei vasi", dovuta, forse, alle tombe preistoriche di contrada Montagna. Il primo testo in cui compare, tuttavia, il toponimo Caltagirone è datato 1160
, ed è stato emanato da re Guglielmo I il Malo, re normanno.

Caltagirone in periodo preistorico
Proprio il suo posizionamento sullo spartiacque montano, che le permetteva il controllo del
la Piana di Gela e della Piana di Catania, favorì i primi insediamenti già nel periodo preistorico. Gli scavi archeologici portati avanti in contrada Sant'Ippolito (alle sorgenti del fiume Caltagirone), hanno individuato un villaggio del periodo neolitico. L’area fu abitata sino all’arrivo dei greci.
In contrada Montagna, invece, è stata riportata alla luce una necropoli della prima età del bronzo, con  particolari tombe con struttura a tholos. In genere nel territorio di Caltagirone sono stati effettuati scavi fruttuosi per resti archeologici legati all’età preistorico, anche all’interno dello stesso abitato di Caltagirone.
Sul Monte San Mauro, che domina la vallata del fiume Maroglio, gli archeologi hanno individuato il grande centro del periodo greco.

 
 
 
 

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