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CEFALU' E MONREALE: IL MOSAICO IN SICILIA.
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La Cattedrale di Cefalù

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tecnica del mosaico

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La Villa del Casale di Piazza Armerina
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bizantino e quello siciliano
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CEFALU' E MONREALE
    
    Dalla Cappella Palatina alle
     Cattedrali di Cefalù e Monreale:
     i mosaici siciliani d'epoca normanna
     rappresentano un purificato
     riverbero del cerimoniale aulico
     e del fasto della corte bizantina
”.
   
    La Cattedrale di Monreale.    
     
     

 
   

Prospetto principale della Cattedrale di Monreale.

Bernhard J. Scheuven - Agosto 2004
 

 



da Wikimedia Commons

 

Il Duomo di Monreale è un piccolo gioiello conosciuto in tutto il mondo. Costruito in stile composito, dovuto ad influssi dell’Europa del nord e ed arabi. Sul prospetto principale attorniano il colonnato del portico d'ingresso (ma risalente al sec. XVIII) due torri d’altezza dissimile, in quanto una, nel 1807, è rimasta mutilata a causa di un fulmine. Per entrare nel Tempio si varcano delle grandi porte bronzee in stile romanico. La principale è ornata da quaranta pannelli, opera di Bonanno Pisano, che raffigurano scene delle narrazione biblica.
La chiesa è a croce latina con le navate divise da colonne sormontate e collegate da una serie suggestiva di archi ogivali. L’interno è illuminato dal colore oro che caratterizza i mosaici di tipo bizantino che ricoprono i muri dell’intera Basilica. Si è calcolato che essi raggiungano la superficie di ben 7584 m², con tessere di pietra ed almeno di 100 milioni di vetro.  Essi rappresentano la più grande decorazione di arte musiva in Italia. Con questa tecnica orientale (ma che risente dello stile romanico dei mosaici veneziani di San Marco) vengono offerte ai credenti le vicende del Cristianesimo, dall’attesa del Cristo, della sua vita terrena, la Passione, la sua morte e la risurrezione e di tutto quello che ne è seguito. Ma la composizione principale, quella più indimenticabile, è l’immagine del Cristo Pantocratore che, dominando la navata principale, benedice i fedeli dall’alto dell’abside.
All’interno del Tempio (realizzate in stile barocco siciliano a marmi policromi) è da sottolineare la bellezza delle cappelle di San Castrense, di San Benedetto e del SS. Crocifisso. Attraverso la Cappella del Crocifisso si accede al tesoro della Cattedrale. Sono presenti, data l’importanza della costruzione, anche le tombe reali normanne di Guglielmo I e di Guglielmo II.

Contemporaneo alla costruzione del Duomo, è il bellissimo chiostro di forma quadrangolare. Racchiude in sé 228 colonnine binate con decori ed elaboratissimi capitelli differenti tra loro, al cui culmine sono sormontate da archi d’ispirazione araba. Nel chiostro gli stili si fondono tra loro in un vortice di citazioni. In esso troviamo influssi dall’arte provenzale, quella borgognona, dal classicismo della zona salernitana e, naturalmente, da quella araba. Sono proprio questi influssi orientali che percepiamo nell’angolo meridionale, dove è posto il recinto quadrato con la fontana dall’alto stelo, che evoca proprio una palma africana.

 

 
 

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