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Musei di archeologia in Sicilia

L'ARCHEOLOGIA
L'archeologia ed il suo mestiere
I primordi dell'archeologia
Nascita della prima archeologia
Si sviluppa l'archeologia moderna

ARCHEOLOGI
Paolo Orsi, archeologo
Salinas ed Agati
MUSEI ARCHEOLOGICI SICILIANI
 Il museo archeologico di Siracusa
  Il museo archeologico di Palermo
 Il museo archeologico di Enna
 Il museo archeologico Eoliano
  Altri musei archeologici


Video sull'archeologia in Sicilia
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USEI DI ARCHEOLOGIA

      Archeologi bravi e scrupolosi hanno
    riportato alla luce il passato storico
    della Sicilia. Nei musei archeologici,
    oggi, sono esposti i gioielli della
    regione. E la loro bellezza incanta
    ancora dopo secoli.

   

   I primordi dell'archeologia

     
     

 

 
 

Veduta aerea del museo archeologico di Siracusa

 

L

 





 Nell’immaginario collettivo l’archeologia ritrova oggetti rari e preziosi di grande valore e bellezza, quasi il ritrovamento di un tesoro casualmente recuperato. In realtà, questa concezione è ormai superata da tempo. Si mantiene forse ancora sotto forma di antiquariato. Oggi l’archeologia non scopre oggetti preziosi, ma la storia stessa del nostro passato. Essa serve a farci conoscere e capire le civiltà che ci hanno preceduto. Per cui le scoperte hanno valore, non come oggetto artistico, ma storico, quindi indipendente dal valore economico. Perciò, anche semplici oggetti d’uso comune possono essere importanti, se ci parlano del passato. Oggi l’archeologia riporta alla luce la storia dell’uomo.
Attualmente, l’archeologia è una scienza del tutto autonoma, con proprie tecniche e metodi per la ricerca e la datazione.

La storia dell’archeologia è il frutto di una mentalità formatasi lentamente e, se vogliamo, anche abbastanza di recente. Le civiltà classiche non ricercavano monumenti e quando si diffusero le religioni cristiane e musulmane i resti precedenti, venendo considerati opera di pagani, volentieri si abbattevano o si trasformavano ad altro uso. La storia del Colosseo, ad esempio, ci dimostra quale suo uso si facesse nel medioevo, cioè quello di una cava di pietra a portata di mano.

Quando nel Quattrocento con l’umanesimo si diffuse lo studio del passato si iniziò ad entrare in un’ottica più simile alla nostra. Storica è rimasta la pubblicazione, da parte di Flavio Biondo, di una guida delle antichità presenti a Roma. Tuttavia, questo “passato” comprendeva soprattutto solo i testi scritti, non architettonici.
Tra gli umanisti, però, ve ne fu uno del tutto particolare. Tale Ciriaco Pizzecolli (detto anche Ciriaco d'Ancona), pur condividendo con gli altri umanisti l’amore per il passato, si distinse per le sue descrizioni dell’architettura greca e romana. Viaggiò moltissimo, riportando dai suoi viaggi concreti schizzi, come, ad esempio, dell’Acropoli di Atene, che fece conoscere agli stessi contemporanei. Trattò anche di piramidi e geroglifici egiziani. Per questo motivo fu appellato
pater antiquitatis, cioè “padre delle antichità”. E’ ritenuto, perciò, unanimemente, il padre dell’archeologia stessa.
Sulle costruzioni classiche, però, si continuava a costruire, sotterrando le preesistenze. Interi quartieri furono edificati, nel Cinque e Seicento, su aree prima occupate da monumenti latini. E’ il caso di pazza Navona, voluta da
papa Innocenzo X e costruita sullo Stadio di Domiziano, opera dell’85.

Se nel Rinascimento non si ha una vera e propria nascita dell’archeologia, nascono altresì le prime collezioni di oggetti artistici. E’ il caso dei Musei Vaticani, che presero l’avvio dal ritrovamento del gruppo del Laocoonte. In questo periodo nacquero i primi cataloghi illustrati di pezzi e monumenti antichi. Ebbe origine, se vogliamo, il primo concetto di antiquariato.
I ritrovamenti rimasero, però, nel Cinquecento del tutto casuali, senza, cioè, la volontà della loro ricerca. Ciononostante, il recupero fortuito di oggetti preistorici, diede origine ad una piccola moda della preistoria. E’ in questo periodo che Nicolas Mahudel formulò la suddivisione tra età della pietra, del bronzo e del ferro. Tra le illustrazioni di oggetti classici, perciò, apparvero anche le riproduzioni di architetture megalitiche.

 
 

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