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Scrittura cuneiforme
 

 


da Wikimedia Commons

 

Nel corso del Paleolitico inferiore (risalente a 2.500.000 anni fa), che ha inizio nel continente africano, si hanno i primi manufatti litici tagliati intenzionalmente. A ca. 2.300.000 anni sono datati i resti più antichi del primo rappresentante del genere Homo, Homo habilis

La comparsa di Homo erectus è finora attestata intorno a 1.600.000 anni.

La transizione dal Paleolitico inferiore al Paleolitico medio si attua nel corso della penultima glaciazione e secondo alcuni autori può essere collocata, almeno per determinate aree, intorno a 250.000 anni fa.

Nel corso del Paleolitico medio, che perdura fino a ca. 40.000/35.000 compare l’Homo sapiens neandertalensis che scomparirà in modo abbastanza repentino verso 35.000 anni da oggi. Intorno a questa epoca gli ultimi rappresentanti dei Neandertaliani sono stati rinvenuti in Francia.

Il Paleolitico superiore è datato intorno a 35.000 anni fa, anche se alcuni giacimenti hanno dato indicazioni cronologiche più antiche di qualche migliaio di anni. Con la comparsa di Homo sapiens sapiens si osservano rilevanti trasformazioni nel modo di vita, nelle tecnologie e nella sfera religiosa e rituale, come è dimostrato dalle numerose sepolture, spesso con corredo, che si conoscono per questo periodo; la nascita dell'arte parietale e mobiliare rappresenta, infine, un importante aspetto che accompagna tutto lo sviluppo del Paleolitico superiore, raggiungendo il suo acme, nell'area franco-cantabrica, in epoca magdaleniana. La tecnologia litica diventa sempre più laminare mentre anche l'osso, l'avorio e il corno vengono ora comunemente lavorati per zagaglie, arponi, aghi, spatole, bacchette, punteruoli, ecc., che verranno frequentemente decorati. Le strutture di abitato si perfezionano e si moltiplicano gli esempi di tende e di capanne, spesso provviste di strutture di combustione complesse negli abitati all'aperto o di organizzazione dello spazio all'interno delle grotte. La caccia è generalmente rivolta alle specie fredde che popolano l'Europa in quest'epoca (renna, uro, stambecco, alce, uccelli, ecc.) mentre in certe aree si sviluppano le prime attività di pesca.

Le prime forme di scrittura risalgono a  3000 anni avanti Cristo. Inizialmente le forme utilizzate erano costituite da elementi mnemotecnici, successivamente sostituite da pittogrammi ed ideogrammi (cuneiformi o geroglifici).

Intorno al 1500 a.C. i Fenici introdusse­ro nella loro lingua l’alfabeto.

Il processo evolutivo della scrittura è portato a compimento verso il I millennio, quando i Greci adottano un sistema di scrittura che comprende segni specifici per i valori fonetici delle vocali, totalmente o parzialmente ignorati dalle scritture sillabiche e dalle scritture (transitorie) comunemente classificate “quasi alfabetiche”, come quelle paleopersiane o della Nubia.

 
 
 
     

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