9/11
Piana degli Albanesi e le isole linguistiche
Le isole linguistiche
La fondazione di Piana
degli Albanesi
Caratteristiche del centro storico
La lingua arbëreshë
L'Ortodossia di Piana
La gastronomia arbëreshë
 
Il gallo-italico in Sicilia
La distribuzione geografica
del gallo-italico
Il "francese" di San Fratello
Un particolare bilinguismo
Video su Piana degli Albanesi
Bullet7blu.gif (869 byte)Bullet7blu.gif (869 byte) INDIETRO
 
         
       PIANA DEGLI ALBANESI

    Fondata nel 1488 dopo la diaspora
    albanese, inizialmente era
    denominata "Piana dei Greci" dal
    
rito greco-bizantino professato.
    Dal 1941 si chiama Piana degli
    Albanesi, ma il suo nome in
   
arbëreshë è "Hora e Arbëreshëvet",
    che vuol dire letteralmente Città
    degli Albanesi
. Insieme al

    gallo-italico è una ricchezza
    culturale in più per la Sicilia.
 

   

     Il “francese” di San Fratello

   
     
     

 

 

Facciata del santuario di San Benedetto il Moro a San Fratello (ME).

Azotoliquido - 12 giugno 2008(2008-06-12)

 
 





da Wikimedia Commons
 

   Come abbiamo visto dall’iter storico di San Fratello, i legami nella fondazione con i coloni francesi hanno lasciato come eredità un particolare dialetto gallo-italico dissimile dal siciliano parlato nel resto dell’isola. Il dialetto sanfratellano, ha contaminazioni derivanti dall’eterogeneità dei fondatori. In esso si riscontrano, infatti, tracce di piemontese, ligure, lombardo, emiliano e del francese provenzale. D’altra parte, il nuovo conquistatore normanno, il Gran Conte Ruggero, normanno d’ Altavilla e la moglie Adelaide del Vasto, propria degli Aleramici, governavano allora il Nord Italia e la Francia meridionale.
Fu così che, già alla fondazione dell’abitato medievale, nel dialetto gallo-italico di San Fratello confluì l’antico provençal. Nella successiva evoluzione storica le tracce linguistiche non sono state cancellate, essendo il paese in posizione isolata con scarsi contatti esterni. Similmente alcuni paesi della provincia di Enna, in prossimità di San Fratello, mantengono anch’essi l’originaria parlata gallo-italica. Se questa isola linguistica ha resistito all’usura del tempo con il dialetto siciliano, l’impatto con la comunicazione odierna ed i nuovi strumenti (vedi la semplice televisione), rischia di cancellare il dialetto gallico e l’antica cultura ad esso collegata.
I sanfratellani tutt’oggi, sono considerati quasi stranieri, tanto che vengono denominati "i lombardi" o "i francisi" (i francesi), che in dialetto sanfratellano è tradotto i franzais.
Che il dialetto di San Fratello possa considerarsi una “lingua” a tutti gli effetti, lo dimostra il poeta Cirino Scaglione, che ha composto tutte le sue liriche in sanfratellano.

 
 

HOME