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Il cioccolato di Modica

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MODICA

        ""di inarrivabile sapore, sicché
   a chi lo gusta sembra di essere
   arrivato all'Archetipo, all'assoluto,
   che il cioccolato altrove prodotto
   - sia pure il più celebrato - ne sia
    l'adulterazione, la corruzione
."
   (Leonardo Sciascia)

   

    Origine del toponimo

   
     
     

 

 

Facciata barocca del Duomo di San Pietro a Modica

Clemensfranz  - 26 maggio 2006
Foto da Wikimedia Commons

 





  Il sito di Modica vide inizialmente l’avvicendarsi di diverse popolazioni. Per primi furono i Sicani ad abitarlo, forse sostituiti dai Fenici. Con l’arrivo da nord dei Siculi (da quanto riportato da Ellanico e Filisto) la parte orientale della Sicilia fu da essi occupata, più o meno verso il 1360 a.C

In questo periodo venne formandosi il toponimo. Una prima interpretazione vuole che i Siculi chiamarono la zona Mùrika, che vuol dire nuda roccia, che fu ripreso prima dai Greci (Motyka ) e poi dai Romani con Mutica.
Un’altra ipotesi filologica sostiene la derivazione dal greco Motyka, formatosi dall’indoeuropeo Moth (che vuol dire monte, collina) e da Uc (molte), che unendosi formano il termine Mothuc, ovviamente con il significato di “città dalle molte colline”. Il sito di Modica si caratterizza, in effetti, dalla presenza di quattro colline su cui si adagia l’abitato.

Dal periodo arabo fino al Quattrocento, la città di Modica veniva nei documenti ufficiali denominata come Mohac o Mudiqah. Col passare del tempo, successivamente, il volgare venne prendendo il sopravvento, con la formazione sia del dialetto siciliano sia della stessa lingua italiana, l’antico termine si deformò nel nome attuale. Oggi, in dialetto siciliano, la città è chiamata Muòrica”.

 
 

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