7/12

Dal fresco al grattugiato, l’ampia scelta
dei formaggi siciliani

Oltre ai DOP e gli IGP,
anche i PAT

Il Caciocavallo
Il Ragusano DOP
Il Caciocavallo di Godrano
Il Pecorino siciliano DOP
Il Piacentino ennese DOP
La Tuma ed il Tumazzu
La Ricotta infornata
Il Maiorchino e la Provola
La Vastedda della Valle
del Belice DOP

La Vastedda palermitana

Video sui formaggi siciliani
INDIETRO
 
     
     
         
     
I FORMAGGI SICILIANI

      Dal latte di vacca, ovino e caprino,
   i massari siciliani, già ai tempi
   dei greci, hanno dato origine a mille
   varietà di formaggio. Lo spirito della
   tradizione ci ha tramandato alcune
   specialità esclusivamente siciliane,
   e per questo DOP. Il sapore della
   Sicilia, oggi, è a portata di tutti.

   

    La Tuma ed il Tumazzu

   
     
     

 

 

Formaggio Tumazzu

 

 
 




 

   La denominazione Tuma può indicare diversi tipi di formaggio. Genericamente può riferirsi al pecorino con un livello basso di stagionatura, quindi leggermente piccante. Ma per Tuma o Toma, attualmente, si indica un formaggio fresco, prodotto con latte di pecora o di mucca, od entrambi.
Il termine Tuma d’origine siciliana, è stato introdotto nella lingua francese (Tomme o Tome), per poi divenire proprio in Val d’Aosta e Piemonte, dove sta ad indicare, genericamente, un formaggio fresco.
In effetti , per Tuma si intende la cagliatura del latte di pecora. La pasta che se ne ottiene non viene salata, impedendone la stagionatura. La Tuma, infatti, va mangiata fresca, non oltre le due settimane dalla produzione. Attualmente viene prodotta anche con latte vacchino.

La denominazione di Tuma, come detto, sta ad indicare, a volte, una delle fasi della produzione del pecorino. I gradi di stagionatura sono tre: la Tuma, il Primosale ed il pecorino stagionato.

Per Tuma si intende oltre:
in Val d’Aosta, Toma di Gressoney
in Piemonte,  Il Murrazzano formaggio DOP piemontese e la Toma piemontese
in Sicilia, invece, La Tuma sicula  (in tutte le province siciliane)
e il Tumazzu di vacca (inserito nell'elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali del Mipaaf)

Il Tumazzu di vacca
Nella provincia di Ragusa (quasi esclusivamente), viene prodotto il Tumazzu, o Tuma. Chiaramente, è un prodotto
tipico siciliano. Ve ne sono diversi tipi: fatti con latte vaccino, na anche misti con latte vaccino e di pecora (tipo piecora).
A differenza di altre lavorazioni, il tumazzo si ottiene non a crudo. Inizialmente il latte viene portato a 35 gradi, indi vi si aggiunge il caglio (caglio in pasta di capretto o di agnello). La pasta ottenuta viene fatta spurgare, dopodichè è messa in forma. A questo punto, il Tumazzu ragusano richiede una ulteriore bollitura delle forme nel siero a circa 85 gradi, per un tempo di due ore.

La stagionatura del Tumazzu è lunga e seria. Varia da 3 a 18 mesi in un ambiente umido e buio. Ogni cinque giorni le forme vengono girate e bagnate con uno straccio con acqua e sale. Periodicamente, le forme vengono unte di olio d’oliva, a volte, anche di aceto.
Le dimensioni della forma sono 30 centimetri di diametro oer 20 di altezza. Il suo peso può variare tra i 5 e i 20 chili. Se la sua crosta è ruvida e dura, all’interno presenta una pasta di colore giallo, più o meno intenso a seconda della durata della stagionatura. Esiste una sua variante che prevede l’aggiunta di peperoncino o grani di pepe intero. E’ semplicemente denominata “Tumazzu di vacca col pepe”.
 
 
ACQUISTA LA TUMA PERSA
 
ACQUISTA IL TUMAZZU DI VACCA
 
 

HOME