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LA REGGIA DEI NORMANNI E LA CAPPELLA PALATINA
Introduzione   Il cantiere aperto
Ruggero II   Le bugie del tempo
Guglielmo I   I Bizantini
La Cappella Palatina   I Normanni
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    La Reggia dei Normanni
    e la Cappella Palatina 

   Il fantastico ed il meraviglioso
   del Palazzo dei Normanni
 

Per saperne di più  

 
   
 
   Gli occhi della storia    
     
Testo scritto sul finire del XII secolo dal cosiddetto «Ugo Falcando »    

 
 

Vista del Palazzo dei Normanni a Palermo

 

WikiOrso - 23 Novembre 2005
 
 
 



da Wikimedia Commons

 
«Questa città è adagiata in pianura e da una parte è battuta da frequenti marosi ai quali peraltro fanno contrasto mura munite di gran numero di torri ed il Palazzo Vecchio, detto altrimenti Castello a Mare. In altra parte, dal lato opposto, si erge il Palazzo Nuovo che è stato costruito in opera quadrata con meravigliosa perfezione e non meno ammirevole impegno, circondato all' esterno da un sinuoso tracciato di mura ed insigne all'interno per il grande splendore dell'oro e degli ornamenti. Da un lato di esso sta la Torre Pisana, adibita alla custodia dei tesori, e dall'altro la Torre Greca che incombe sul quartiere detto Kemonia. La zona intermedia è occupata da quella parte del Palazzo che è chiamata Gioaria e che per brillare dello splendore della più varia decorazione era frequentata privatamente dal re quando voleva riposare o starsene in ozio. Nel rimanente spazio sono disposte tutt' attorno le diverse abitazioni delle dame, delle fanciulle e degli eunuchi adibite al servizio dello stesso re e della regina. E vi sono altri padiglioni, anch'essi assai belli, nei quali il re o si intrattiene con i suoi consiglieri per discutere privatamente delle faccende del regno oppure dà udienza ai maggiorenti per pronunziarsi sui più importanti affari di stato. Né si possono lasciare sotto silenzio quegli illustri opifici, adiacenti al Palazzo, nei quali si fila la seta in differenti fili di vari colori per poi tesserli in diversi generi di stoffe. Qui, infatti, potresti vedere gli « amitti », i « dimitti » ed i « trimitti» che si fanno semplicemente e con poca spesa oppure i più pesanti «sciamiti ». Qui il « diarodon » dà all'occhio fulgori di fiamma ed il «diapisti» carezza la vista con la dolce intonazione verdina. Qui potresti vedere gli " exarentasmata " caratterizzati dalla varia decorazione a ruote i quali esigono una più abile lavorazione, richiedono una più ricca materia e costano più cari di tutti; qui, infine, molte altre stoffe di pregio, dei generi i più diversi e dai colori i più vari, nelle quali l'oro si intesse con la seta ed in cui la varietà dei disegni è resa più bella dalla ornamentazione di gemme le più assortite e risplendenti. Queste stoffe sono anche ricamate con perle le quali determinano il motivo della decorazione o incastonate intere nell'oro oppure, forate e legate da sottili fili, in modo da formare eleganti figurazioni. A coloro che entrano nel Palazzo dalla parte che guarda la città si presenta subito la Cappella Regia che ha pavimentazione sontuosissima e pareti rivestite in basso da marmi preziosi ed in alto da riquadri con storie dell' Antico e del Nuovo Testamento eseguiti a mosaico in parte policromo ed in parte d'oro. Stupenda eleganza di modellazione e meravigliosa varietà di pitture, interrotta a tratti dal fulgore dell'oro, adornano nella parte più alta la copertura lignea. Così, dunque, distribuito, abbellito ed in ogni maniera disposto per viverci raffinatamente, il Palazzo domina l'intera città, come il capo domina le rimanenti parti del corpo... ». -
 
 
   

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