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  Messina Novecento
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La città ricostruita in 20 fotocolor d'epoca     2    3
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  Itinerari del novecento
    MESSINA NOVECENTO
 

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   Percorriamo la città
   ricostruita fra gli anni dieci
   e gli anni trenta
   
     

Testo di Franz Riccobono
Foto di Nuccio Rubino e Melo Minnella

   

 

 
La Madonnina - Our Lady
 

Cartoline della collezione Franz Riccobono
nella edizione riservata Carisme - Messina

 





 
Ancor prima di Basile, era intervenuto nella ricostruzione di alcune dimore aristocratiche il genovese Gino Coppedè. Da questo originale architetto pare siano stati progettati per famiglie messinesi ben quattordici edifici, anche se oggi è possibile riconoscerne, esistenti, molti meno e spesso molto menomati. I maggiori interventi a firma di Coppedè sono visibili lungo il corso Garibaldi. Questo, a ridosso del fronte della Palazzata, era principale arteria del secolo scorso. Quindi nell’immediata ricostruzione, fu qui che si concentrarono gli interventi più prestigiosi. Oltre al palazzo del marchese Loteta, subito al nord del Palazzo del Governo, lungo l’asse rettilineo di questa strada sono da ricordare altri due isolati progettati da Coppedè. Il meglio conservato, specie nelle ricche decorazioni di facciata, è l’edificio a nord della chiesa dei Catalani, mentre l’altro fabbricato, immediatamente a sud della chiesa, pur se dello stesso Autore, risulta trasformato dai rifacimenti seguiti ai danni nel secondo conflitto mondiale. Risalendo l’antica via I Settembre si giunge a piazza Duomo, opera dell’architetto genovese. Questo primo gruppo presenta caratteri omogenei sia pur nella diversità dei disegni e del decoro, sempre ricollegabile a quell’eclettismo fortemente ispirato a linee medievali. Costante la presenza del graffito, l’impiego dei ferri battuti e la copertura con grondaia fortemente aggettante.

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Particolare delle decorazioni di uno dei palazzi
realizzati da Gino Coppedè lungo la via Garibaldi.

Quasi tutti questi edifici hanno subito, oltreché modifiche, una o più sopraelevazioni, mentre in origine, anche in osservanza alla normativa al tempo vigente per gli edifici privati, non superavano gli 11 metri fuori terra. Altri esempi de "super decoro" caro al gusto del Coppedè sono leggibili in due edifici da lui progettati a Messina: Palazzo Costarelli e Palazzo Tremi. Il primo quasi "scarnificato" dopo i bombardamenti angloamericani, si trova nella parte bassa di via Tommaso Cannizzaro, nell’isolato monte dell’Albergo Royal; il secondo, che copre l’area d’un intero isolato, si trova lungo la via S. Cecilia all’incrocio con via Centonze. Quest’ultimo, detto anche "Palazzo del Gallo", presenta caratteri diversi dagli edifici precedenti. Le linee sono più rigide e i volumi più ampi anche se il decoro resta predominante, quasi un fronte ininterrotto. Tale esigenza decorativa, esasperata nelle opere del Coppedè è corrispondente al gusto dannunziano del tempo, incontra grande favore nella riedificazione della città dello Stretto. I suoi abitanti tentarono così di recuperare, almeno in parte, il prestigio delle antiche dimore messinesi ( palazzo Grano, palazzo la Corte) prostrati come erano dalla circostante città baraccata. Tentativo e volontà dichiarate come nel caso della nuova casa Cianciafara, (via Placida angolo Via S. Liberale) in cui il superstite ed eclettico Filippo, ridisegnerà di suo pugno la facciata, ispirandosi e riproducendo in cemento i caratteri peculiari, da lui ricordati, della città preterremoto. La tendenza al recupero (anche se in scala ridotta) del patrimonio architettonico perduto dura sino agli anni Trenta e si manifesta, leggibile ancor oggi, in decine se non centinaia di episodi specifici.

Per saperne di più

Per gentile concessione degli autori, pubblichiamo testo e immagini apparsi con il titolo di "Decorazioni borghesi" nella serie "Il tesoro dell'Isola" N.43 - Palermo nel 1989 - Novecento Editrice,   supplemento del 03.11.1989 del "Giornale di Sicilia". Per sapere degli altri interessanti argomenti, tutti rivolti alla scoperta del patrimonio siciliano, è possibile rivolgersi a
Novecento Editrice - Via Siracusa, 16 - 90141 Palermo Tel. 091323513 - 091587417.

 
 

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