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I PARCHI LETTERARI
 Bullet7blu.gif (869 byte) Introduzione
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Parco di Stefano D'Arrigo
 
Bullet7blu.gif (869 byte) Parco di Giuseppe Tomasi di Lampedusa
 
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  Bullet7blu.gif (869 byte) Parco di Nino Savarese
 
Bullet7blu.gif (869 byte) Parco di Leonardo Sciascia
 
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     I PARCHI LETTERARI SICILIANI 

      Esiste un'interrelazione alla base di
    ogni creazione fantastica, che mette
    al centro l'autore e a corona gli
    imput creativi, come l'arte, il
    paesaggio, la storia, le tradizioni
    ed i sapori della propria terra.

    Nino Savarese
 

 

Per saperne di più  

   
 
   

 
 

Il teatro ed il centro storico
di Enna coperti dalla neve

 

Massimiliano Canale - 1 gennaio 2007
 

 
 
 

da Wikimedia Commons

 

   Parco Letterario Nino Savarese

Nino Savarese (Castrogiovanni, oggi Enna, 1882 - Roma, 1945) è stato uno scrittore italiano. Fu uno dei principali narratori durante il ventennio fascista.

Savarese fu un romanziere di prestigio, e di fama nazionale. Le sue opere sono contraddistinte da una prosa "rondesca", che interpreta con la lirica la realtà. Tra i suoi numerosi romanzi si ricordano:

  • L'altipiano (1915)

  • Malagigi (1929)

  • Storia di un brigante (1931)

  • Rossomanno (1935)

  • I fatti di Petra (1937)

Nel 1940 pubblicò Cose d'Italia, raccolta di articoli giornalistici, mentre nel 1945 lasciò in Cronachetta siciliana dell'estate 1943 un interessante diario dello sbarco in Sicilia delle truppe americane e dei bombardamenti che ne seguirono mentre le truppe tedesche battevano in ritirata. I pensieri dell'autore sugli orrori della guerra permeano l'intera opera di risvolti morali.
... (da Wikipedia.it)


...Trasferitosi nel 1905 prima a Palermo (dove frequentò il liceo), successivamente a Roma nel 1909, a causa della sua sete di cultura e il desiderio di concretizzare le sue ambizioni di scrittore, entrò in contatto con l'intellighenzia romana. Quì conobbe Maria Savoca, di famiglia nobile che non lo accettò mai appieno, che sposò nel 1931. Alle sue nozze ebbe in regalo dall'amico Guttuso un ritratto, oggi custodito nella biblioteca comunale di Enna.
Interrompendo il suo soggiorno romano con continui ritorni ad Enna, Savarese nel 1927 fonda sull'isola, con il suo amico Francesco Lanza (nato a Valguarnera (Carope), il paese nel Parco letterario rappresenta un "cosiddetto nodo letterario") il periodico “Lunario Siciliano” a cui collaborarono importanti firma come: Aurelio Navarria, Arcangelo Blandini, Emilio Cecchi, Telesio Interlandi. La rivista cambiò, l'anno seguente la sede, trasfererita a Roma. Quì iniziò una seconda fase con collaborazioni del calibro di Giuseppe Ungaretti, Vitaliano Brancati, Elio Vittorini, Silvio D’Amico e cioè dei più grandi nomi della letteratura italiana dell’epoca...



Parco Letterario
Nel quartiere del mercato più vecchio della città di Enna (allora Castrogiovanni), si trova la casa di Nino Savarese. Nato nel 1882 nella piccola città al centro dell'isola da famiglia numerosa, divise la sua fanciullezza tra Enna e tra il podere di San Benedetto, dove osservò attento il mondo contadino che descrisse nella sua opera: della povertà e del dramma sociale dei contadini siciliani e della loro diffidenza innata nei confronti dello stato. Nel suo dramma in quattro quadri “Il Figlio della Pace”, Savarese espresse tutto il suo amore per la campagna, ed un accorato rimpianto di un mondo, forse perso, naturale e semplice, di una vita sana, in una comunione ideale tra uomo, terra, animale e cielo. Come ogni ennese, la sua vita si divise tra la necessità di partire e l'amore per la propria città, ricca per altro di vestigia preziose dell'antichità. L'ampia natura, che circonda il luogo, ricca di boschi e aree coltivate, laghi (quello di Pergusa) e resti storici importantissimi come la Villa romana del Casale di Piazza Armerina (oggi Patrimonio dell'Umanità) danno al Savarese una coscienza ed un cuore profondo ben inserito nella natura che circonda Enna. L'amore gli fa scrivere:
"il mare da noi c'è e si estende a perdita d'occhio, è da antichissima data che lo abbiamo noi il mare, unico al mondo, si trova disteso ai fianchi e da tutte le parti del nostro 'alto' paese, solo che non di acqua frastornante ed invadente si è il nostro mare, ma cangiante di silenziose ed ondeggianti spighe si è fatto di grani si è, che il frumento ad ogni stagione, ed in maniera diversa, ci dà da mirante e a fame il pane più 'bello' del mondo".
Nella sua opera di scrittore Savarese modellò la Sicilia come luogo morale e necessità culturale, in cui al ritorno alla natura (lontani dalla vita di città e dalla scienza moderna), si esprime la rappresentazione di una società ideale senza più nè servitù né povertà, e che, grazie alla riconquista di una terra ampia e produttiva, non conosce termini quali «avarizia, invidia o furto».
Sin dalla creazione dei Parchi letterari siciliani la Fondazione Ippolito Nievo, per volontà di Stanislao Nievo (pronipote di Ippolito), si definì la volontà di dedicare uno dei Parchi a Nino Savarese, perchè, nella sua importante opera di scrittore, riconosciuta in Italia e nel mondo, i luoghi dell'ennese sono stati, in una corrispondenza biunivoca, fonti primarie di ispirazione e scenario naturale dei suoi scritti. Attraverso il Parco letterario si va alla riscoperta di Enna, con i suoi monumenti, le sue strade, quartieri e chiese, a cui si aggiunge l'ampio spazio naturale, estremamente suggestivo e vitale, scrigno della Sicilia posto esattamente al centro del suo cuore sconosciuto.

"Ho camminato senza compagni sulla rena ed il vento ha cancellato le mie orme ... sullo sfondo d'un cielo turchino vedo il mio altopiano; scendono tra il verde dei suoi fianchi le vie battute come nastri da un cesto ed un striscia di case biancheggia al sole ... sei ancora in me con tutte le tue voci, con tutte le tue luci, con tutte le tue forme fatte piccole e umili perchè io le cogliessi e le portassi ovunque nel mio ricordo ..."

 

Bullet7blu.gif (869 byte) BOOK -  Nino Savarese

 
 

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