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LA CITTA' DI MILAZZO.
Bullet7blu.gif (869 byte) Introduzione.
Bullet7blu.gif (869 byte) La Milazzo di Polifemo.
Bullet7blu.gif (869 byte) Il grande periodo spagnolo.
Bullet7blu.gif (869 byte) La memoria storica torna alla luce.
Bullet7blu.gif (869 byte) La Piana di Milazzo e
le Masserie.

Bullet7blu.gif (869 byte) Il grande Castello milazzese./1

Bullet7blu.gif (869 byte) Il grande Castello milazzese./2
Bullet7blu.gif (869 byte) L‘interno della Fortezza.
 

Bullet7blu.gif (869 byte) Chiese e Santi a Milazzo.
Bullet7blu.gif (869 byte) Altre ricchezze della città.

Bullet7blu.gif (869 byte) Bellezze spettacolari a Milazzo.
Bullet7blu.gif (869 byte) La futura Riserva Marina.
Bullet7blu.gif (869 byte) Avvenimenti e appuntamenti.
 
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 Video - La città nella memoria.
Bullet7blu.gif (869 byte) Video - La città e il Capo.
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Video - Feste e processioni.

Bullet7blu.gif (869 byte)Bullet7blu.gif (869 byte) INDIETRO


   
         
       MILAZZO

           Le proprie risorse naturali,
     il patrimonio storico artistico,
     il clima ideale, acque marine
     attraenti e una crescente capacità
     ricettiva, sottolineano la sua
     innata vocazione turistica.
   
     Bellezze spettacolari
      a Milazzo.
   
     
     

 
 
 
Tramonto a Capo Milazzo

IPinodario - 5 Febbraio 2010
 

 
 

da Wikimedia Commons

 

Il buon Dio ha dipinto a Milazzo un affresco meraviglioso e spettacolare. Come se il mare, le Eolie e i monti Peloritani non bastassero, Egli vi ha aggiunto la penisola di Milazzo, che “indica” le “sette sorelle” eoliane. Potremmo dire che l’ottava isola è proprio il promontorio. Sorto, infatti, dal mare come un’isola vera e propria, attraverso la formazione alluvionale della Piana, esso si è congiunto con la terraferma formando l’istmo. Il promontorio milazzese, con la sua flora e la sua fauna, rappresenta, in più, un' "isola" naturalistica incontaminata, sia sopra il mare che sotto il mare.

Tuttavia, assistere semplicemente da Capo Milazzo al quotidiano tramonto, guardando a 360 gradi le isole in lontananza e il mare tutt’intorno, può da solo concludere bene e suggestivamente una giornata, difficile da dimenticare.

Anche da Monte Trino si può godere di un paesaggio unico. Dopo una salita di venti minuti, raggiunta a piedi la cima, dall’alto si può ammirare la Sicilia: a nord, la punta di Capo Milazzo e sullo sfondo le Isole Eolie; a sud, la costa siciliana con la scenografia montuosa che va dai Peloritani ai Nebrodi, da capo Rasocolmo a Capo Calavà e Capo d'Orlando, con l’aggiunta in lontananza dell'enorme mole innevata dell'Etna; ad est il golfo di Milazzo e ad ovest il golfo di Patti.

Per gli escursionisti che amano la natura, si può raggiungere la cima denominata Baronia, con i suoi sentieri che si inerpicano dalla costa di levante alla costa di ponente, che da una parte scende ripida sull'arenile di Rinella e dall'altra più dolcemente sulla spiaggia di Cirucco. Tra i cespugli è visibile, tra gli altri, un sentiero che percorre il versante di costa verso est fino a "punta Mazza", immancabile sosta per l'escursione dei naturalisti.

Questo caratteristico Eden milazzese, Capo Milazzo, Monte Trino e la Baronìa, oltre che per il panorama, non potevano non caratterizzarsi anche per flora e fauna. I pendii del promontorio, una volta erano terrazzati e coltivati ad uliveto. Oggi questi ulivi, molto antichi, si presentano con chiome basse per l'esposizione ai venti e con tronchi ruvidi e contorti (quasi sculture viventi), immersi in fitti cespugli di "selvatico". Insieme agli ulivi sono presenti piante secolari di Carrubo (ceratonia siliqua), coltivato e spontaneo, unitamente all'oleastro, che cresce sulle scarpate rocciose. Nella boscaglia, abbandonata ogni forma di coltura, crescono rigogliosi come una volta: Olmi canescenti (ulmus canescens), biancospini (crataegus monogyna), mirti (myrtus communis), intrecci di asparago, smilace e rosa cavallina (rosa arvensis). Così e possibile scoprire rigogliose macchie di lentischi, eriche, caprifogli, ginestre, felci e, sulle rocce, euforbie.

Fra gli animali che si nascondono nella fitta boscaglia vi sono il coniglio selvatico e il riccio. L’ambiente naturale del promontorio è caratterizzato soprattutto da una grande varietà di uccelli: l'usignolo, la capinera, il cardellino, il merlo ed altri passeracei, come il pettirosso.  Immancabili, quindi, predatori come il falco pellegrino e il gheppio (falco tinnunculus), che volteggiano sugli strapiombi rocciosi che dominano la scogliera (dove anche nidificano). In primavera, nel periodo delle migrazioni, è suggestivo assistere al passaggio di stormi di airone cenerino (ardea cinerea), e altre numerose specie di uccelli.

 

 
 

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