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La splendida riviera della Terra d'Aci.
Bullet7blu.gif (869 byte) La Terra d'Aci, il luogo del Mito
Bullet7blu.gif (869 byte) Il Castello e la storia della Terra d'Aci
Bullet7blu.gif (869 byte) Dalla guerra del Vespro a Giovanni Verga
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Aci Castello e il borgo di Aci Trezza
Bullet7blu.gif (869 byte) Giovanni Verga
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I tre protettori di Aci Catena
Bullet7blu.gif (869 byte) I mulini ad acqua di Aci Catena
Bullet7blu.gif (869 byte) Acireale
 

 

Bullet7blu.gif (869 byte) Acireale: piazza Duomo
Bullet7blu.gif (869 byte) Le cento chiese di Acireale
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Il Carnevale di Acireale
Bullet7blu.gif (869 byte) Altre Aci nella zona interna
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Il Santuario della Madonna di Valverde
Bullet7blu.gif (869 byte) Il mitico Bosco d'Aci
Bullet7blu.gif (869 byte) La Riserva Naturale

Bullet7blu.gif (869 byte) Video sulle Aci
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Video su Acireale

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       TERRA D'ACI

          La leggenda di Aci e Galatea, ma
    anche l’Odissea e le avventure di
    Ulisse contro il ciclope Polifemo e
    un bosco che si materializza dalla
    vendetta di Zeus contro dei giganti:
    tutte leggende e miti della Terra
    d'Aci (Catania).

   
   
     Acireale.    
     
     

 
 
 
Le Terme di Acireale in una foto del 1921


 

 
 




da Wikimedia Commons

 

   Su un altopiano di origine lavica, a quota 150 dal livello del mare e a 5 chilometri da Catania, sorge la cittadina di Acireale (di 50.000 abitanti circa), detta anche Jaci. La costa è contraddistinta da una scogliera, sempre di origine lavica.
Chiaramente anch’essa, facendo parte della Terra d’Aci, condivide la leggenda dell’amore tra la ninfa Galatea e il pastore Aci.
Il nome Acireale fu attribuito definitivamente alla cittadina da Filippo IV di Spagna nel 1642. Prima di esso, la zona ove sorgeva era stata denominata dagli spagnoli Aci d'Aquila (o Aquilia). Ma con lo spostamento dell’area abitata, avvenuto nel XIV secolo, nell’area attuale, prese il nome prima di Aquilia Vetere e poi di Aquilia Nuova. Nel Cinquecento la città ebbe un grande sviluppo, dovuto all’inurbamento di ceti mercantili, che portarono ricchezza nella città. Fece seguito l’insediamento di corporazioni ed ordini religiosi, tanto che viene definita, ancora oggi, «la città dalle cento campane». A causa di ciò, nel 1528, l'imperatore Carlo V la elevò a comune autonomo. Tra i principali centri ad insorgere in Sicilia nel 1848 vi fu proprio la città acese.

Con l’Unificazione italiana Acireale si trasformò in centro termale (1873), con l'apertura, alla periferia sud di Acireale, all'interno del giardino inglese, dello stabilimento termale S. Venera. Fu inaugurato dal barone Agostino Pennisi di Floristella. Progettato in stile neoclassico, esso sfrutta l’acqua sulfuree-salso-bromo-iodiche, già utilizzate in epoca greca e romana. E’ stato acquistato, nel 1951, dalla Regione Siciliana. Annesso alle terme fu costruito anche nell’Ottocento, per ospitare i clienti delle terme, il Grand Hotel des Bains, in stile liberty.
Negli anni ottanta sono stati realizzati
gli impianti delle Terme di Santa Caterina, nell’omonima borgata, a picco sul mare. Acireale è tra i centri termali più rinomati.

Tra le frazioni più popolose di Acireale, Aci Platani è sicuramente la più grande con i suoi 3.000 abitanti circa. E’ ormai contigua all’abitato cittadino.
Il torrente Platani (da cui ha preso il nome)  lambisce la frazione. Purtroppo è stato causa di diverse inondazioni, che hanno danneggiato il  centro abitato. La sua maggiore chiesa risale al 1524. Fu distrutta dal terremoto del 1693, per poi essere ricostruita nel 1761. Al suo interno si trovano tele di Giacinto Platania e Alessandro Vasta. Ad Aci Platani, inoltre, è aperto il Museo della civiltà contadina, situato nell’abitazione natale di monsignor Angelo Calabretta. Vi è stata ricreata una casa rurale dell’Ottocento catanese.

 

 
 

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