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La splendida riviera della Terra d'Aci.
Bullet7blu.gif (869 byte) La Terra d'Aci, il luogo del Mito
Bullet7blu.gif (869 byte) Il Castello e la storia della Terra d'Aci
Bullet7blu.gif (869 byte) Dalla guerra del Vespro a Giovanni Verga
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Aci Castello e il borgo di Aci Trezza
Bullet7blu.gif (869 byte) Giovanni Verga
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I tre protettori di Aci Catena
Bullet7blu.gif (869 byte) I mulini ad acqua di Aci Catena
Bullet7blu.gif (869 byte) Acireale
 

 

Bullet7blu.gif (869 byte) Acireale: piazza Duomo
Bullet7blu.gif (869 byte) Le cento chiese di Acireale
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Il Carnevale di Acireale
Bullet7blu.gif (869 byte) Altre Aci nella zona interna
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Il Santuario della Madonna di Valverde
Bullet7blu.gif (869 byte) Il mitico Bosco d'Aci
Bullet7blu.gif (869 byte) La Riserva Naturale

Bullet7blu.gif (869 byte) Video sulle Aci
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Video su Acireale

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       TERRA D'ACI

          La leggenda di Aci e Galatea, ma
    anche l’Odissea e le avventure di
    Ulisse contro il ciclope Polifemo e
    un bosco che si materializza dalla
    vendetta di Zeus contro dei giganti:
    tutte leggende e miti della Terra
    d'Aci (Catania).

   
   
     Aci Castello ed il borgo
      di Aci Trezza.

   
     
     

 

 
Scorcio di Aci Trezza (Aci Castello - CT)

Castielli -
 

 
 




da Wikimedia Commons

 

  Aci Castello e le altre Aci si fanno risalire alla città misteriosa, e perciò mitica, di Xiphonia. Si ipotizza che si trovasse tra i comuni di Aci Catena e Aci S.Antonio.
Nell’alto medioevo Aci Castello era denominato Jachium
, poi mutato nell’arabo Al-Yag. Fino al XVII secolo l’evoluzione storica dell’ampia area fu comune, legata, soprattutto, con il Castello d’Aci. Nel Seicento, invece, con la crescita economica dei casali, l’area si frantuma. Nasce così da Aquilia Nuova l’attuale Acireale e della frazione di Aci Platani. Con la richiesta d’autonomia amministrativa, si ha la creazione di diversi comuni, come: Aci S.Filippo ed Aci Sant'Antonio (1628), Aci Castello (1647), che racchiude anche Aci Trezza, e Aci Bonaccorsi (1652), al cui interno erano compresi anche Aci Valverde (sede dell’omonimo Santuario) e Aci Catena, con la frazione di Aci Santa Lucia.

In diversi ritrovamenti, negli anni cinquanta, settanta e novanta, sono venute alla luce ad Aci Castello (zona "Vigna vecchia") le tracce di una vasta necropoli, grande almeno un ettaro.
Nei fondali antistanti Aci Castello vi sono state diverse scoperte archeologiche subacquee di navi greche e romane. I ritrovamenti confermerebbero le battaglie navali svoltesi al largo del comune siciliano.

Aci Trezza
Il paese di Aci Trezza, oggi accorpato a quello di Aci Castello (dal 1828), nasce alla fine del  XVII secolo. Venne fondato da Stefano Riggio Santo Stefano principe di Campofiorito (Pa), vicario del viceré Francesco Fernandez de La Cueva duca di Alburquerque nel 1669, come zona a riparo dalle eruzioni dell’Etna, dove, infatti, sfollarono parecchi abitanti dell’intorno. L’area era di proprietà dello stesso Riggio dal 1651, e comprendeva anche Aci Sant'Antonio e San Filippo.
Divenne un piccolo centro marittimo che nel XVIII contava solo 150 abitanti.
Aci Trezza rimase nei secoli proprietà della famiglia dei Riggio fino al 1792, quando il feudo divenne libero. Nel 1812 il feudalesimo venne abrogato in Sicilia e quindi terminò la proprietà dei principi d’Aci. L’ultimo esponente della famiglia Riggio (che con lui si estinguerà) fu Giuseppe Riggio Grugno, che morirà a Palermo, nel 1820, decapitato dai rivoltosi.

Oggi Aci Trezza è un piccolo porto peschereccio, ma la zona è famosa per il suo straordinario paesaggio. Di questo fanno parte i faraglioni di Polifemo . Sono otto scogli di pietra lavica, legati alla leggenda dell’Odissea. A 400 metri dalla costa vi è l'Isola Lachea, identificata nell’immaginario del racconto  omerico con l’Isola delle Capre. Su di essa attualmente è situata una stazione di biologia dell'Università di Catania.

Il piccolo borgo gode di grande popolarità, essendovi stato ambientato da Giovanni Verga il romanzo de I Malavoglia (del 1881). Nel 1948, invece, vi fu girato il film, capolavoro neorealista, La terra trema di Luchino Visconti e Antonio Pietrangeli. Per le riprese furono utilizzate come attori persone del posto, in stile neorealista.

 

 
 

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