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   Minoa Eraclea    
     
     

 
 

Resti archeologici di una casa
a Minoa Eraclea

 

Clemensfranz - 23 Maggio 2006

 

 
 

da Wikimedia Commons

 

Secondo Erodoto Minoa fu fondata verso la fine del VI° secolo a.C. da coloni provenienti da Selinunte. La città, tuttavia, era già esistente e sarebbe stata dondata originalmente da cretesi nel II° millennio a.C. Fu costruita sulla riva sinistra del fiume Halycos nei pressi di Capo Bianco nel punto dove sfocia a mare. La leggenda narra che il nome Minoa fu messo per onorare la morte del re di Creta Minosse, legato alla leggenda della creazione del Minotauro. La fondazione da parte greca fu effettuata sulle rovine di Minoa e fu chiamata Heraclea da Dorieo Lacedemone, della famiglia degli Eraclidi.

La leggenda narra che “il re cretese Minosse avrebbe inseguito Dedalo fino in Sicilia per punirlo del suo aiuto dato ad Arianna e
Teseo alle prese con il labirinto. Minosse avrebbe poi trovato la morte proprio in questi luoghi per mano dello stesso re sicano presso cui Dedalo si era rifugiato. Il regno di Kocalos era in effetti situato lungo le rive del fiume Platani con capitale Kamico, da alcuni identificata con Sant'Angelo Muxaro da altri con Caltabellotta .” (da Wikipedia.it)

La sua storia, come molte delle polis greche in Sicilia, è fatta di alleanze, guerre, espugnazioni, distruzione e ricostruzione. Ne è esempio il fatto che la città venne ricostruita da Segestani, dai Cartaginesi e dai Romani.

La città fu conquistata da Eurileonte che sopravvisse all’attacco dei Segestani che distrussero la città e uccisero Dorieo. Ricostruita passò nella sfera di influenza di Akragas (Agrigento), ma fu sempre contesa tra Selinunte e Akragas trovandosi sul confine tra le due città e cioè contesa tra l'epicrazia cartaginese in Sicilia ed i territori sotto l'influenza siracusana.
Nel 409 a. C. passò sotto il controllo cartaginese. Ma la contesa politica e militare continuò fino alle guerre puniche e al controllo dei romani fell0intera Sicilia. Nel 256 a.C. sul mare davanti Eraclea si svolse una delle più grandi battaglie navali tra cartaginesi e romani. La disfatta militare cartaginese li costrinse alla resa. Eraclea si sviluppò sotto il dominio romano economicamente. Con la costruzione di un porto eccelse nel commercio, agricoltura, pastorizia e pesca.
Col tempo, però, perse importanza strategica e malinconicamente si spopolò fino al totale abbandono: la stessa memoria della città svanì, come capitò a molte delle colonie fondate dai greci in Sicilia.


Gli scavi archeologici
Gli scavi che stanno portando alla luce l'antica Eraclea sono intensivi solo recentemente, a partire dal 1950. Esemplare sotto il profilo urbanistico, presenta strade parallele che creano
insule con quartieri di abitazioni greche e romane. Sono stati rinvenuti il Teatro, costruito alla fine delV secolo a. C., con nove settori nella cavea che affaccia sul Mediterraneo, e l'Antiquarium adibito a museo dei ritrovamenti provenienti dalla zona archeologivam come ceramiche o statuette votive. Sono visibili sia la necropoli che parte della cinta muraria con otto torri nella zona a nord-est.

 
 

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