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SICILIA GRECA ORIENTALE
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    LA SICILIA E LA
    COLONIZZAZIONE GRECA

   I resti archeologici di città lontane
   nel tempo ci parlano di una antica
   cultura e di un dimenticato splendore
 

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    2 - Introduzione    
     
     

 
 

Sfinge greca in terracotta, da Selinunte (Sicilia).
Museo archeologico regionale di Palermo.


 

Foto di Giovanni Dall'Orto - 28 settembre 2006


 

 
 

da Wikimedia Commons

 

La colonizzazione delle coste e delle pianure siciliane fu ampia e generosa di nuove città, perchè, come in una antica conquista del “West”, non ebbe alle spalle volontà di stati o di governi: Non vi fu una vera e propria conquista militare da parte di eserciti, ma solo la volontà di gruppi di persone che partirono alla ricerca di una nuova e più positiva vita. Nonostante che Teocle, fondatore di Naxos, fosse di Atene, trovò ascolto e mezzi a Calcide. Motivi economici e politici erano, infatti, alla base di questa specie di esodo dei Calcidesi. La politica della città era rivolta verso la colonizzazione del maggior numero di terre, ovunque fossero. Un generoso afflusso di persone proveniente da tutta la Grecia si indirizzò verso la città. Numerose erano le navi che partivano, numerosi i nocchieri, ma sopratutto moltissime erano le notizie sulle nuove coste su cui sbarcare, la loro fertilità, il sogno di una vita nuova con cui ricominciare.

I nuovi coloni traversarono in lungo e in largo il mediterraneo. In Sicilia la loro opera creò numerose polis. Fondate sulle coste pianeggianti della Sicilia orientale, da Naxos a Catania, a Leontini, Megara e Siracusa, e poi da Siracusa a Gela e ad Agrigento, Minoa, Selinunte, compresa la stessa Imera, sorta nella pianura fra Termini e Cefalù. I Sicani e i Siculim precedenti abitanti della Sicilia, finirono o per mischiarsi ai greci o per ritirarsi verso la parte centrale dell'isola. La zona costiera fu coltivata con nuove colture, importate dalla grecia, o con specie autoctone trovate all'arrivo. I porti creati insieme alle stesse città, aprirono prospettive di esportazioni e importazioni. Insieme al benessero agricolo si formarono attività artigiane o di trasformazione.

Ma la cosa più importante, è la nascita di una tradizione scritta e quindi documentaria, e il tramonto della tradizione orale e quindi fatalmente mitologica e del tutto inattendibile. Nasce la storia e con essa la civiltà greca in Sicilia.

 
 
     

 

 

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