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   Centri storici: Novara di Sicilia
    nascita del primo nucleo medioevale

    
Bullet7blu.gif (869 byte) Le correnti migratorie medioevali
     Bullet7blu.gif (869 byte) L'abbazia di Santa Maria la Novara
     Bullet7blu.gif (869 byte) L'abbazia basiliana trasformata in cistercense 
     Bullet7blu.gif (869 byte) Con il castello nasce il primo nucleo abitato
     Bullet7blu.gif (869 byte) Il borgo si sviluppa attorno alla Chiesa Madre
   
     
     
  Luoghi da conoscere
    NOVARA DI SICILIA
 

Per saperne di più  

 
   
 
   Il borgo si sviluppa 
   attorno alla Chiesa Madre
   
     

Testo di Sergio Bertolami
Fotografie di Sebastiano Occhino

   

 

 

Novara di Sicilia, Battaglio apotropaico.

 

Sebastiano Occhino



 







 
Sempre secondo lo schema radiocentrico, tipico dell’epoca feudale, si sviluppa anche il secondo nucleo dell’abitato; questa volta però intorno ad un edificio che si può presupporre di natura religiosa, sorto nello stesso luogo in cui attualmente si trova la grande Matrice. I resti furono rinvenuti quando nel 1908 ci si apprestava ai lavori di restauro occorsi alla Madrechiesa, dopo il terremoto che distrusse Messina, ma non risparmiò Novara. Sotto il pavimento, alla profondità di circa dieci metri, furono trovate delle murature. ”Quale che fosse la natura e l’ufficio delle sopradescritte murature -scrive l’ingegnere Scandurra che ha curato i lavori- è difficile giudicarlo”.

Dato l’impianto dell’insediamento, focalizzato su un punto chiaramente di notevole importanza, si può a priori escludere che le murature rinvenute appartenessero ad abitazioni preesistenti. I resti potrebbero attribuirsi dunque ad un edificio religioso che avrebbe occupato l’area della navata sinistra della Matrice edificata presumibilmente tra il XV e il XVI secolo. Questa tesi proverebbe una continuità fisica e funzionale fra le due costruzioni. Aggiungiamo che già dal 1875 Borghese sostiene esservi stata una chiesa che “sorse dove  è oggi la Madrechiesa. Di piccole dimensioni, essa venne in varie riprese ingrandita, avendo però la porta dal lato del castello, corrispondente alla cappella di San Michele Arcangelo”.

Ad unire i due poli di interesse, castello (centro politico-militare) e chiesa (centro religioso), si forma la via del Passitto, considerata da tutti la via più antica del paese. Il castello e la chiesa dalla sommità delle due colline, che si fronteggiano, dominano il minuto tessuto delle case del popolo. Le abitazioni, raggruppate a schiere doppie hanno una fronte ristretta  che dà su viuzze anguste, che convergono verso la chiesa. Si elevano per due o tre piani, con poche stanze per piano ( talora una soltanto), da solai in legno collegati da una disagevole scala interna. La tipologia è tipicamente medievale poiché le funzioni di residenza e di lavoro sono congiunte nel medesimo edificio. A piano terra, infatti, un locale è  talvolta riservato al laboratorio o alla bottega artigiana, altre volte è adibito a magazzino o a stalla. Ad esempio, quando nel 1722 verrà eretto il primo ordine del campanile dell’attuale Matrice, è scritto in un documento dell'epoca che esso sorgerà “in loco dove era il magazzino suddetto e due apoteghe”.
 
 

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