4/9
   Viaggio in Sicilia: Siracusa '800
    
Bullet7blu.gif (869 byte) Premessa all'itinerario.
     Bullet7blu.gif (869 byte)
Pagine  Bullet7blu.gif (869 byte)   1   2   3     5   6   7    8  
     Bullet7blu.gif (869 byte) La storia
   
     
     
  Viaggio in Sicilia
    SIRACUSA '
800
 

Per saperne di più  

 
   
 
   Siracusa:
   città greca in Sicilia
   
     
     

 

 

Siracusa: Ruderi del Bagno di Diana

 
 
 
 






 

Una via che si apre sull'angolo sud della piazza conduce alla celebre fontana Aretusa, piccola parte di quel che era un tempo, poiché nel secolo XVI vi si fabbricò sopra un bastione. Ciò che rimane della copiosa sorgente è chiuso da un bacino semicircolare, circondato di papiro. Al nome di Aretusa fu dedicato anche un passeggio, poco lontano, dal quale si ha una bella veduta sul porto e sull'Etna. Prendendo invece a sinistra dalla fontana, si va in piazza Castello, dove sorge il castello Maniace, edificio interessante solo per qualche particolare architettonico: la porta d'ingresso con arco ogivale di ottima fattura, qualche finestra ad arco d'una sala in rovini, ecc.

Nel vico San Paolo si additano le rovine d'un tempio, che si chiama comunemente di Diana, mentre alcuni  sono d' avviso che fosse consacrato ad Apollo. Avanzi di bagni, sotto le chiese di San Filippo e di San Giovanni, ed altri ruderi si trovano in Siracusa, ma si può fare a meno di vederli, siccome di poco interesse. In fatto poi di architettura del medioevo, restano a rappresentarla principalmente il palazzo Montalto, in stile gotico del 1397, poi il monastero di San Benedetto, il palazzo Lanza in piazza Archimede, i palazzi Ardizzoni--Castelletti, Terrisona, ecc.
E il porto? Gli si può dare un'occhiata, uscendo per la porta a Mare, che è stata costruita nel 1440, ma se ne ritrae un senso di tristezza, pensando, vedendo che anch'esso è deserto, abbandonato, dimenticato. Ha un'estensione di 640 ettari, e le navi vi possono ancorare in un fondo da sei a diciassette metri. Solo in pochi punti la costa, abbassandosi lentamente, ha un fondo melmoso.
L'apertura del porto ha una larghezza di 1500 metri, e il canale d'entrata può essere passato dalle più grosse navi. Veramente due porti si distinguono: il maggiore. quello reso celebre dalle disperate battaglie tra la flotta ateniese e la siracusana, e il porto Piccolo, quello che i greci chiamavano Lacceio e i romani Marmorio per il grande numero di statue fatte erigere da Dionisio e da Agatocle.
 
 

  Back  

Next

HOME