Provincia di
Palermo
     Museo di Palazzo Mirto
    di Palermo
   
Palermo. Via Merlo 2 - Tel. 091/6164751 
     
Indice - pag. A / B
 
 
 
 

1 - Ingresso
Busti in maiolica della Manifat-
tura del Barone Malvica, attiva a Palermo nel XVIII sec., ad- dossati alle pareti tre cassoni si- ciliani in n9ce del '600 e '700, tra cui notevole quello seicente- sco con protomi leonine.
Al soffitto, tela raffigurante "Diana e Callisto", opera di pittore siciliano dell'Ottocento.

2 - Sala dei Novelli
Cosidetta dal dipinto ottocen-tesco, copia di un presunto au- toritratto del pittore Pietro No- velli. Sui mobili in stile neoclas-sico, porcellane di Napoli e di Nyon, interessante cassettone scrittoio con intarsi in avorio, nelle due vetrine di fondo por- cellane di Meissen del XVIII secolo. Il pannello in seta rossa di artigianato siciliano e il lam-padario di vetro di Murano so- no entrambi del XIX secolo. Al soffitto pitture ottocentesche con amorini.


3 - Salotto del Salvator Rosa

Così denominato per la presen-
za di piccoli dipinti alla manie- ra del pittore seicentesco. Sul camino un trittico francese in bronzo dorato di gusto rococò. I mobili in legno dorato di for- me Luigi XV sono di esecuzio- ne ottocentesca. Alle pareti panne-tlisericlàetla seconda- metà del XVIII sec. Nelle vetri- ne porcellane delle prime mani- fatture europee (XVIII sec.), vetri (XVII-XVIII sec.), venta- gli e orologi. Nei medaglioni del soffitto dipinti con episodi tratti dall'Orlando Furioso.
 

4 - Sala dei reperti archeologici
Nella vetrina impero vasi etru- schi del VI e V secolo a.C., un'idria italiota, testine fittili, lucerne, statuette di bronzo.
 

5 - Salotto Rosa
Sulla
parete destra un dipinto con scena di battaglia. Di rilievo i monetari in ebano e tartaruga di fattura meridionale (Napoli, Palermo), raro il tavolino impero con gambe a caria-

 



 

ridi. Sulle consolles ottocente- sche in stile tOcocò, orologio in tartaruga fra vasi cinesi e orolo- gio a lira di fattura romana, fra vasi giapponesi. Imponente il lampadario in bronzo con stemma dei Lanza-Filangeri.

 6 - Salotto Giallo e Verde
Nelle vetrine piatti di porcella
na di fattura napoletana dei primi dell'800, firmati "F. Nar- done". Bacile e brocca dell'ar- gentiere palermitano "Cipolla", sulle angoliere vasi settecente- schi in ceramica di Caltagirone con stemma Filangeri. Al soffit- to una tela ottocentesca di pit- tore siciliano raffigurante l'Al- legoria dell'Immortalità.

7 - Salottino Cinese
Realzzato seguendo la moda delle "cineserie" molto in voga tra sette ed ottocento presso la corte borbonica e di conse- guenza presso tutti i nobili del meridione. Sulle pareti sete di- pinte con scene di vita quoti- diana; dall'aerea architettura del soffitto si affacciano eleganti personaggi orientali. I mobili in legno laccato in nero, rosso ed oro risalgono a diversi periodi del XIX sec.

8 - Salottino giallo
Sulla destra tavolino impero èorì piaffO1fi scaglibla~1m1rante un commisso in pietre dure, gambe figurate ad aquila e traversa a serpenti; nella bacheca in tartaruga una raccolta di porcellane orientali ed europee e piccoli avori. Al soffitto dipinto ottocentesco su tela raffigurante 1'allegoria del tempo. Alle pareti copia di un dipinto del Parmigianino raffigurante Cupido.

9 - Salottino fumoir
Alle pareti un rivestimento in
cuoio di Cordova decorato a rilievo, opera di artigiani locali che si rifacevano ad una lavorazione elaborata per la . prima volta in quella città nel Medioevo e poi protrattasi nel tempo. .

 

 

10 - Boudoire
Con toletta Luigi XV, dono di Maria Carolina di Borbone.
 


11 Sala degli arazzi
 Originariamente camera da
letto del principe, oggi prende nome dalle sete dipinte e ricamate poste alle pareti, incorniciate in seta rossa ricamata in oro e argento, che raffigurano episodi di amori mitologici.
I dipinti dei sopraporta eseguiti da Velasco riprendono la storia di Amore e Psiche già trattata da Raffaello.
Gli arredi in stile Luigi XVI, realizzati nella seconda metà dell'Ottocento, sono opera di artigiani locali.

12 - Salone del baldacchino
E' un tipico esempio di
"camera ricamata" siciliana con le pareti rivestite da tessuti ricamati in seta stesa a Pittore- sco, opera di artigiani locali del XVIII sec., che vi raffigurarono scene de "La Gerusalemme liberata".
Al centro della sala il grande arazzo con baldacchino che da il nome al salone, ricamato anch'esso a Pittoresco e raffigu- rante la presa di Ariamaze da parte di Alessandro Magno.
Sul soffitto è celebrata la gloria di Bernardo Filangeri, esaltato nelle sue virtù dai sopraporta dipinti che svolgono un com- plicato tema filosofico. L'arredo e costituito da mobili in stile Luigi XVI ed eleganti sedili impero.

 

 


A. Cortile della fontana
Con elegante fontana rocaille
che racchiude il busto del prin- cipe Filangeri, due voliere late- rali e pareti affrescate con motivi naturalistici e architetture pro- spettiche simulanti un giardino.


13 - Salotto dei fiori
(Salotto
Pompadour) Come so- vraporta dipinti tardo settecen- teschi. Consolles neoclassiche che sorreggono vasi cinesi e giapponesi. Sulla volta dipinto su, tela raffigurante l'allegoria delle Arti.


14 - Salotto-studio
Le pareti ornate a "raffaellesche" racchiudono medaglioni con amori mitici. Al soffitto "Venere e Marte". Due severi mone- tari in ebano e tartaruga e sulla scrivania, bronzo settecentesco raffigurante Ercole.

15 - Salottino di Diana
Una nicchia girevole con una statua raffigurante un perso- naggio mitologico conduce ad un passaggio segreto.
 


16 - Sala da pranzo
Mobili ottocenteschi in stile
eclettico, in noce intagliato, custodiscono porcellane dd servizio di piatti di Meissen, con decoro a fiori e uccelli, della prima metà del settecento.

 
               
 
 


 

 


 

Ventagli. orologi e vetri muranesi, Salotto del Salvato, Rosa

 

Palazzo Mirto è il museo di se stesso. Visitarlo significa accedere alla residenza nobiliare di un grande casato, avendo la possibilità di ammirare i suoi spazi architettonici, i suoi arredi, frutto di attente committenze ad abili artigiani locali, e le collezioni di oggetti amorevolmente raccolti, che testimoniano il gusto e l'attenzione dei proprietari per le più diverse forme d'arte.
li percorso di visita, che interessa attualmente il solo primo piano, si snoda nella sequenza di ambienti sontuosamente arredati, con pareti impreziosite da rivestimenti in p'annelli serici, da arazzi, da tendaggi e da dipinti murali e su tela.
In questi saloni ritroviamo mobili, quadri, sculture ed importanti collezioni di quasi tutti i settori di arte applicata: porcellane, maioliche, ceramiche siciliane, orologi, ventagli, vetri, armi, pezzi da presepe e bronzetti.

 
           
 
 
 
 
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Progetto e coordinamento redazionale: Anna Maria La Fisca    
Testi: Giulia Davì

Progetto grafico: Guido Mapelli     Elaborazione della planimetria: Fabio Militello
Fotografie: Archivio fotografico Sez. Storico-artistica
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