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  Mario Luzi
 
Capita di rado di avere il privilegio
  di vivere momenti speciali
accanto
  ad un poeta come Luzi
 

Per saperne di più  

 
   
 
  Riflessioni e pensieri
  a casa di Mario
   
     
Testo di Teresa Lazzaro    

     

Prima di andare in pizzeria mi regala l’autografo di “Il discorso su Siena” perché sa quanto sono legata a questa città. E’ una bella serata e  andiamo nelle vicinanze dopo una bella passeggiata e mi racconta dell’incontro con il  Santo Padre.   Ci lasciamo alla fermata dell’autobus che prendo per andare a dormire dalle suore. Non vedo l’ora di rivederlo il mattino  dopo e spero che non venga nemmeno la Maria così posso godermi di più la sua vicinanza.

E’ quasi ora di pranzo ed il sole dal terrazzo filtra i suoi raggi nello studio. Una luce lo illumina  e così traspare tutta la sua straordinaria serenità, la sua estrema pacatezza. Quante volte seduta su questa poltrona, la sua amata poltrona, ho cercato di fissare per sempre nella mente parole e silenzi.  Gli anni passano e lui mi ricorda  che sono ancora una bambina.   L’affetto filiale che mi lega a lui mi fa dimenticare la stanchezza di un viaggio in autobus  di notte da  Messina a Roma  e il mal di schiena si trasforma in gioia straripante.  Usciamo per prendere i quotidiani  e fare una passeggiata. Lui pensa all’inverno prossimo e  all’  itinerario della passeggiata quotidiana. Lo affligge un po’  pensare ai giorni di freddo poi ricorda come le amiche lo viziamo  e  mi ringrazia ancora dei biscotti al sesamo che gli ho portato dalla Sicilia e che  lui  intinge nel Vin  Santo dopo i l pranzo.

Poiché sto facendo uno studio sulla Via della Croce del poeta e su quella di San Leonardo da Porto Maurizio mi regala una copia di quella  meditata al Colosseo che il Santo Padre gli chiese di scrivere e così risponde alle domande che gli faccio sul testo. Mario è felice di dirmi che finalmente Venturino Venturi  è stato conosciuto in tutto il mondo poiché le sue immagini hanno accompagnato il testo. Un velo di tristezza scende sul suo volto quando ricorda che per un malore e la conseguente morte l’amico non potette assistere alla Via Crucis.

  Esco dalla borsa il cardigan che mi ha prestato ieri sera “ se vuoi lo puoi tenere” mi dice  e così sorridendo replico che dopo “Il cappotto di Montale” di Elio  Fiore, non starebbe male “Il Cardigan di Luzi”

 

 
 
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