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Tra i Palazzi più notevoli della città, vi
è quello di Mergulese-Montalto,
la cui edificazione risale storicamente al XIV sec. Il suo prospetto si
divide in due ordini, separati da un marcapiano scanalato. Al piano terra si
trova un portale ad arco acuto sormontato da una edicola incantevole.
Superiormente Palazzo Mergulese-Montalto è decorato da bellissime finestre,
racchiuse da archi lavorati e intagliati e scansite da leggere colonnine
ritorte.
Da
piazza Archimede, al cui centro trova
collocazione la ottocentesca fontana di Artemide, si diparte via della
Maestranza, tra le principali vie (e più antiche) dell'isola di Ortigia.
Vennero costruiti lungo la strada, palazzi signorili e nobiliari, spesso di
aspetto barocco, tra cui:
Palazzo Interlandi Pizzuti Palazzo Impellizzeri, Palazzo Bonanno,
Palazzo Romeo Bufardeci, Palazzo Rizza, Palazzo
Impellizzeri,
Verso la fine della via delle Maestranze si stende il Quartiere della
Giudecca, dove trovò abitazione la comunità ebrea nel XVI secolo, fino alla
loro espulsione.
Quella che oggi viene chiamata via Vittorio Veneto,
da sempre è stata la via principale di Ortigia (chiamata Mastrarua). Lungo
essa il Re entrava in città, lungo essa si svolgevano le processioni più
importanti. E' quindi logico che lungo essa vennero costruiti altri palazzi
nobiliari. Tra questi troviamo:
Palazzo Bianco Casa Mezia, Palazzo Interlandi
Palazzo Monforte Palazzo Bongiovanni,
Lungo via Mirabella possiamo trovare:
Palazzo Gargallo,
Palazzo Gargallo,
altro palazzo dei Gargallo, costruito con
lo stesso stile architettonico, che segna l'inizio del quartiere “arabo”.
Lungo
sempre la Mastrarua troviamo la
Casa Natale di Elio Vittorini
Tra le antiche
vestigia ritrovate nell'area vi è il
Tempio di
Apollo.
Il fabbricato, elevato nel VI sec. a. C.,
rappresenta il più antico tempio dorico periptero siciliano. Vi si possono
vedere resti delle colonne del peristilio e una porzione del muro del
recinto sacro. Secondo Cicerone il tempio era dedicato ad Artemide, ma è
stata ritrovata un'iscrizione che lo vuole dedicato invece ad Apollo. Nel
tempo è stato adibito prima come chiesa bizantina, poi, durante la
dominazione araba, in moschea, per tornare chiesa in periodo normanno.
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