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La sede
museale è il cinquecentesco convento cistercense di S. Maria
del Soccorso, meglio conosciuto ancora oggi come Badia, ampliato
nel Seicento con la costruzione del chiostro e nel Settecento con
la nuova ala prospiciente alla piazza
S. Angelo.
Confiscato con la soppressione degli ordini religiosi, l'edificio
divenne sede di scuole pubbliche, destinazione che mantiene in
parte tuttora. Dell'ex convento il Museo occupa parte del piano
terra e il chiostro.
Con il
concorso della Soprintendenza di Agrigento, del Comune di Licata e
della locale Associazione Archeologica Licatese, il museo nasce
come antiqu~rium annesso alla Biblioteca Comunale di Licata, dalla
quale si separa nel 1971 dando origine al Museo Civico. L'apertura
della nuova sede della Badia avviene nel 1995.
Il museo
illustra
la storia ed
i caratteri
degli
insediamenti umani nel territorio di Licata e della bassa valle
dell 'Imera.
La Montagna
di Licata, dove sorge oggi.la città moderna, e le altre limitrofe,
poste a contrQllo del fiume Imera, sonò state fin dalla preistoria
luogo di insediamenti umani. In particolare sulla Montagna di
Licata sorgeva un centro greco arcaico che si espanse in periodo
ellenistico sulle vicine alture di Monserrato e Monte Sole. In
esso nel 280 a.C. il tiranno di Agrigento Finzia, trasferì le
popolazioni di Gela, dopo la distruzione di quest'ultima, fondando
una nuova città che prese il nome di Phintias.
Le
collezioni
sono qùelle
provenienti dagli scavi condotti negli ultimi decenni dalla
Soprintendenza di AgrigeÌ1to nel territorio di Licata e della
bassa valle dell:Imera. li museo possiede inoltre una collezione
di arte medioevale, di proprietà del Comune, e alcune tele
provenienti dai conventi soppressi nell'800.
L'or:dinamento
consente un inquadramento topografico e
cronologico dei reperti attraverso l'ausilio di supporti
didattici. |