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Pippo Baudo Giuseppe Raimondo Vittorio Baudo - meglio conosciuto come Pippo Baudo (Militello in Val di Catania, 7 giugno 1936) è un conduttore televisivo italiano. BiografiaStudia giurisprudenza all'Università di Catania e durante il corso di studi inizia ad occuparsi di spettacolo sia come attore sia come presentatore. Studia anche pianoforte e si interessa a vari generi di spettacolo. Si laurea successivamente in legge ma non eserciterà mai nessuna professione forense. Alla fine degli anni '50 entra come pianista e cantante nell' Orchestra Moonlight con cui ha, nel 1959, la sua prima apparizione televisiva, durante la Caravella dei successi che quell'anno va in onda da Palermo. Ottiene il grande successo in RAI, divenendo fra i presentatori più noti della televisione Italiana e curando personalmente la direzione artistica di numerosissimi programmi, fra cui Settevoci. Passa per brevi periodi a Mediaset, a seguito di polemiche con la direzione RAI. Il suo ultimo trasferimento alla televisione privata non conferma il successo passato ed anzi sembra segnarne definitivamente l'oblio. Quando il Pippo nazionale sembrava quasi dimenticato ed il suo mitico faccione è tristemente relegato ai cartelloni pubblicitari locali catanesi, ritorna improvvisamente in RAI "dalla porta di servizio" con lo spettacolo Novecento su RaiTre. Il successo inatteso del programma lo rilancia nel gotha della televisione Italiana. Con inaspettato quanto inalterato vigore si rifà strada nella giungla televisiva, fino a riconquistare la conduzione di Domenica in e del Festival di Sanremo alle soglie dei 70 anni. Con l'avvento della televisione privata collabora all'avvio dell'emittente catanese Antenna Sicilia per la programmazione del palinsesto e presentando personalmente alcuni spettacoli. Si tratta, come per Mike Bongiorno, Corrado ed Enzo Tortora, di una figura storica della televisione italiana. Proprio da Corrado, dal quale si recò per partecipare a Rosso e nero affacciandosi così sul mondo dello spettacolo, Baudo ha poi ereditato trasmissioni importanti per la sua carriera quali Canzonissima e Domenica in. In particolar modo il nome di Baudo è collegato alla conduzione del Festival di Sanremo, di cui è stato anche direttore artistico in numerose edizioni. Inoltre, è stato direttore artistico e Presidente del Teatro Stabile di Catania. La costante presenza televisiva e il notevole successo dei suoi programmi gli sono valsi l'appellativo di "super Pippo". Nel 2005 declina l'invito del centrosinistra siciliano a rappresentare il candidato a governatore dell'isola per le elezioni regionali del 2006 (candidatura che accetterà poi Rita Borsellino).
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BOOKSHOP Il suo libro... |
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La mia Tv. Quarant'anni di televisione italiana Brossura | 200 pagine |
La Stampa | 1996 |
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Contenuto:
La televisione italiana nasce il 3 gennaio 1954 alle 11 del mattino con il taglio del nastro dagli studi di Milano, poi quelli di Torino e infine in quelli di Roma. Ha un solo canale, è in bianco e nero, manda in onda 28 ore di programmi a settimana e praticamente la vedono in pochi. Il televisore più economico messo in vendita in quell'anno costa 160 mila lire, come una motoretta; il reddito medio pro capite in Italia è di 258 mila lire; i divertimenti più popolari sono il calcio, i fotoromanzi, la radio e il cinema. Pippo Baudo traccia una vera e propria storia ragionata di questo fenomeno culturale strutturale nella nostra società. |
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BOOKSHOP ...e un libro su di lui |
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Fine delle trasmissioni. Da Pippo Baudo a YouTube Brossura | 180 pagine
| Il Mulino | 2007 Prezzo di copertina: Euro 13,00 |
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Contenuto:
Tv a pagamento, internet, videofonini, blog e siti web che consentono di produrre e diffondere in proprio: è il crescente declino, se non la fine, della Tv generalista e del suo rapporto monopolistico con l'utente. Si tratta di una tendenza comune a molti paesi, assecondata dal dinamismo di imprese e gruppi finanziari che hanno profittevolmente investito nel settore digitale e multimediale. In Italia tuttavia essa assume una valenza particolare per il malsano intreccio fra Tv e politica e il singolare modo con cui sono state gestite le telecomunicazioni. Il volume racconta una storia di occasioni mancate, di scelte non fatte o fatte male in cui si sono esibiti nel corso degli ultimi quindici anni sia i governi di centro-destra che quelli di centro-sinistra. Sullo sfondo dell'evoluzione della telefonia e della trasformazione dei programmi e formati video, dal reality show a YouTube, l'autore ricostruisce la vicenda di Telecom Italia, il contrastato avvento dei cellulari UMTS e il progressivo scioglimento del duopolio Rai-Fininvest per l'intervento di un terzo incomodo, Sky-Murdoch, che si avvia a detenere un terzo del mercato. |
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| E se volete approfondire... | ||
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Pippo Baudo su Myspace
Perché Pippo è Pippo
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| E inoltre... |
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Rai Uno
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Pippo Baudo
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«Lanciai Beppe, ora temo si faccia male» - Corriere della Sera
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Baudo-Chiambretti, "coppia di fatto" sul palco del Festival di ...
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