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  Parchi e giardini
 
Un valido contributo viene dato
  dagli studi di archeologia.
  Lo
attesta una mostra a Pompei.
 

Per saperne di più  

 
   
 
  Ricostruire un giardino    
     
Testo di Rosa Maria Manuli      

     
 

La Villa Medicea di Petraia. Lunette dal Museo di Firenze com'era, Firenze

 

sailko - 28 Agosto 2006



 
da Wikimedia Commons
   

Ricostruire un giardino, un orto, un frutteto del passato è un sogno spesso irrealizzabile, un tentativo sempre più vano quanto più indietro si scorre nel tempo. La componente vegetale, nella conservazione di un bene culturale, è la struttura più fragile; poche sono le informazioni, nel caso di un recupero di un giardino antico, che si possono trarre direttamente dalla visita del sito e spesso non permane un segno o una traccia del preesistente stato. Si ricorre allora a studi di analisi comparativa, dove si mettono a confronto diversi documenti, dati letterari e iconografici . Questi ultimi possono celare delle insidie. E' noto che celebri vedute di ville idealizzano notevolmente la situazione reale, proponendo progetti mai realizzati o introducendo assi di simmetria inesistenti. Ciò è accaduto per le famose lunette di Giusto Utens dove ad esempio i giardini del Tribolo presso Firenze sono rappresentati sull’asse della villa mentre in realtà sono in posizione asimmetrica.

Un valido contributo per la ricostruzione di quel complesso insieme polimaterico che è il giardino, viene dato dagli studi di archeologia. Proprio in questo ambito, rientra un’iniziativa molto singolare e di notevole validità scientifica. Il progetto De Gustibus. L’idea nasce dall’incontro dell’indagine archeologica con quella botanica condotta dal Laboratorio di ricerche applicate della Soprintendenza di Pompei. Dal 26 marzo al 26giugno saranno aperti per la prima volta al pubblico alcuni giardini e orti a ridosso dell’anfiteatro degli scavi di Pompei.

I fortunati visitatori avranno modo di osservare le varie tipologie di utilizzazione del verde, dalla coltivazione degli ortaggi alla viticoltura, alla frutticoltura,alle piante utili in farmacia. Sarà possibile apprendere le modalità di cottura,di conservazione dei prodotti alimentari che venivano usati duemila anni fa. Durante il De Gustibus si potranno degustare antichi sapori e seguire momenti di studio come la giornata dedicata alla biodiversità ed alla valorizzazione delle tradizioni agricole locali in collaborazione con Slow Food.

 

 
 
           

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