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  Pasqua in Sicilia
 
Miti, riti e leggende hanno dato
  origine alle cerimonie religiose
  che ancora oggi pratichiamo.
 

Per saperne di più  

 
   
 
  I significati della Pasqua    
     
Testo di Giovanni Cammareri     

     
 

Settimana Santa ad Enna, celebrazione nel Duomo.
 

Massimiliano Canale - 4 Aprile 2007

 

 
 


 
da Wikimedia Commons
   

Gli israeliti la chiamavano Pesach, che significa passaggio. Essi festeggiavano in quella giornata il ritorno della primavera e quella prima luna piena era legata ad un tale dio lunare, così che alla crescita della luna ci si auspicava una maggiore prolificazione delle greggi.

Ma quanti altri significati dietro la “Pasqua”: la liberazione degli Ebrei dalla schiavitù, il “passare oltre” della tradizione biblica a commemorazione del Dio d’Israele che nella notte fra il 14 e 1 5 del mese di Abib, quella dell’uccisione dei primogeniti, risparmiò proprio i bambini ebrei.

Taluni critici ritengono che il racconto biblico celi l’interpretazione della festa più antica d’Israele e il parallelismo fra i primogeniti uccisi e l’uccisione del primogenito del gregge (capro espiatorio) risulta evidente; il moltiplicarsi delle pecore fa ancora una volta risultare evidente il solito contrapporsi della vita sulla morte.

La festa durava sette giorni, imponeva il riposo nel primo e nell’ultimo giorno, celebrazioni nel tempio di Gerusalemme dove si svolgevano per tutta la sua durata solenni pellegrinaggi.

Il cibo era anch’esso prestabilito: pane azzimo e primizie agricole offerte il 16 di Nisan sotto forma di un fascio di spighe, infine, immancabilmente, l’agnello.

Il tutto legato, come si diceva all’inizio, al simbolismo stagionale della luna piena, equinozi e solstizi che rappresentavano nella coscienza mitica, ma non solo in quella, i momenti cruciali dell’alternarsi fra la luce e il buio dove l’equinozio di primavera segna il prevalere della luce sull’ombra, retaggio dell’inverno, simbolo della morte; da quel momento ci si avvia così verso il tepore della rinascita;dunque ecco la Pesach o Pesacii, ecco finalmente il “passaggio”.   >>>

 


Testo e foto compaiono sul libro di Giovanni Cammareri, La Settimana Santa nel trapanese . Passato e presente, 1988, Coppola editore (per gentile concessione dell'editore).
Il libro potrà essere richiesto direttamente alla casa editrice, questi gli indirizzi.
Coppola editore, Via M. Amari, 5 - Trapani - Tel 0923556122 - Email:
coppolaed@tin.it

 

 
 
     

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