COMUNE DI

P
IRAINO (ME)

 

 
 
     
 

Stemma del Comune di Piraino

 
     
 

 

 
     
     
 
 
  da Wikimedia Commons  
     


Centro agricolo (Comune di 17,20 Km2 con 3700 abitanti), 102 Km a Sud-Ovest del capoluogo, a 415 metri sul livello del mare. Oltre all'agricoltura, vi sono industrie per la trasformazione dei suoi prodotti. Vivo è il commercio e il turismo rivolto essenzialmente alle sue spiagge.

Il paese é rivolto ad occidente, sulla sommità del Centro svettano il Palazzo baronale e la Fortezza. Il territorio si estende da monte a mare e la sua spiaggia é chiamata Scinà, dove sorge la Torre delle Ciaule.

 

  Piraino    
   

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Notizie storiche Beni monumentali

Il paese è detto da Fazello e da Arezzo Pilaino e da Amico in latino Pyragmium e in siciliano Piraniu.

Il territorio è abitato già in età preistorica: tracce di un abitato   risale a 9000 anni a.C. ubicato in grotte naturali disseminate nella dorsale montuosa. La popolazione occupa il territorio spostandosi dalle zone costiere a quelle montane.

Il nome deriva dal ciclope Piràgmone, citato da Virgilio, a servizio del Dio Vulcano come fabbro e collegato alla scoperta del fuoco, la cui favola è raccontata da Maurolico e da Samperi. In effetti Piraino sorge su un terreno roccioso di tipo metamorfico originato da rocce eruttive.

Altra interpretazione sull'origine del nome si richiama al simbolo delle pere effigiate nella Chiesa Matrice, in connessione agli alberi di pero selvatico, in latino "pirum" e detto in dialetto siciliano "pirainu". Questi alberi crescono in abbondanza nella zona di Piraino.

L'odierno abitato nasce nel medioevo, prima di re Martino, (secondo alcuni in epoca saracena). Unitamente a Brolo, Ficarra e Galati è stato feudo dei Lancia fino agli inizi del secolo XVII. Vito Amico è molto preciso riguardo alle successioni: egli ricorda Perrucchio e Corrado nemici dello stesso re Martino, che li spodesta e al loro posto nomina signore di Piraino Bartolomeo di Aragona. Ma non passa tempo che Perrucchio ritorna ad essere ancora signore del paese nel 1401, e dopo di lui Corrado e quindi suo figlio Perrucchio juniores , il quale morendo senza eredi lascia il feudo nel 1486 a Guglielmo Raimondo, nipote del fratello Valore. A Raimondo segue Blasco secondogenito di Valore e quindi Girolamo nel 1513. Nel 1637 troviamo signore di Piraino Niccola Paternò. I Lancia decidono di vendere questa loro terra a Vincenzo Dente ed Averna, il quale per privilegio di Filippi IV viene insignito del titolo di Duca di Piraino nel 1656. Questi è stato nobile di spicco, onorato delle più alte cariche nel regno di Sicilia, come la reggenza d'Italia a Madrid. Gli succede nella proprietà del feudo suo figlio Gregorio Dente e quindi il figlio di costui Lucio Dente (anch'egli nominato Duca di Piraino nel 1707), che in seconde nozze ha Vincenzo Dente. Piraino rimane alla Famiglia Dente ed Averna fino alla soppressione della feudalità nel 1812.

Chiesa Madre, Chiesa S. Caterina, Chiesa S. Rocco, Chiesa del Rosario, Chiesa del Comune,
Chiesa del Convento,
Chiesa dei Cappuccini.