|
|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
Centro (comune di 37,51 Km2 con 30000 abitanti), 8 Km a Ovest del capoluogo, a 213 m sulle pendici meridionali dell'Etna. Industrie alimentari, metalmeccaniche, cartarie e del legno.
|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Misterbianco | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
| Notizie storiche | Beni monumentali | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Un tempo Misterbianco fu uno dei casali dipendenti da Catania. Il nome deriva da un antichissimo convento detto Monastero Bianco o Monasterium Album, nome che nelle antiche scritture è attribuito questo comune. Nel 1642 Misterbianco fu venduta dalla regia Corte per 32000 scudi a Vespasiano Trigona, i cui discendenti ne furono in possesso col titolo di ducato sin negli ultimi tempi feudali. Nel 1669 fu rovinata, con altri 15 comuni circostanti, dalle lave dell’Etna che, venute fuori dai crateri detti oggi Monti Rossi devastò tutte quelle contrade sino a raggiungere il Mar Ionio.
|
Chiesa Madre. |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
