COMUNE DI

C
ATTOLICA ERACLEA (AG)

   
   
 
 
     
 
Stemma del Comune di Cattolica Eraclea
 
     
 

 

 
     
     
     
     
     
  da Wikimedia Commons  
     
 


Centro agricolo e mineralogico (Comune di 62,14 Km2 con 6188 abitanti), 37 Km a Nord-Ovest del capoluogo, a 180 metri s.l.m. posto nella bassa valle del fiumi Platani, su di un colle presso la sponda sinistra del fiume.
Il terreno è composto da gessi amorfi ed è pedologicamente caratterizzato da regosuoli da gessi e da rocce gessose. Zona sismica di seconda categoria.

Cattolica Eraclea è un Centro agricolo e minerario. L'attività agricola produce cereali, agrumi, vino, olio, e a questa si aggiunge l'attività zootecnica. Ma non manca una modesta attività imprenditoriale, industriale legata all'estrazione di gesso, zolfo e salgemma.

In espansione il turismo stagionale.

 

 
   Cattolica Eraclea    
     
Notizie storiche   Beni monumentali


Il territorio è stato abitato sin dal secolo IV-III a.C. Infatti in Località Capo Bianco, alla foce del Platani, testimoniano le origini antichissime i resti della città greca Eraclea Minoa, edificata su di un precedente impianto arcaico, nel VI a.C., da coloni provenienti da Selinunte e in seguito da Sparta.

L'attuale abitato, tuttavia, è stato fondato nel 1610 ad opera del Principe Francesco Isfar e Corilles, che gli appose il nome di. Successivamente divenne feudo dei Bosco, che ne mantennero la proprietà fino al 1720, quando la cedettero ai Bonanno Principi di Roccafiorita.

Nel 1874 al nome di Cattolica fu aggiunto quello di Eraclea per ricordarne le antiche origini.

Permane ancora oggi l'impianto originario seicentesco scandito a scacchiera nella parte centrale, e definito da una crociera di assi viari che fanno capo a piazza Umberto, di forma quadrata, sulla quale sono prospicienti il Palazzo Comunale e quello dell'antico Signore.

Le espansioni sette-ottocentesche rompono l'andamento regolare della maglia, conservando solo in parte l'ortogonalità nell'allineamento dei comparti. La parte centrale, ricca di architetture significative, ha comparti a corte; le espansioni sette-ottocentesche hanno invece comparti formati da case a spina.

 

 
Scavi di Heraclea Minoa
 

ITINERARI CONSIGLIATI

All'interno del tessuto urbano, possiamo visitare la Chiesa Madre, con una facciata neoclassica, dedicata allo Spirito Santo è stata fondata nella seconda metà del Settecento, ma rimaneggiata in seguito. Nella Chiesa della Mercede si può ammirare un pregevole sarcofago secentesco.

Nei dintorni del Centro si può raggiungere Monte San Calogero, meta di pellegrinaggi.

La bellissina costa che si estende verso est è una riserva naturalistica.

Importanti resti dell'antica Eraclea Minoa si trovano nella zona archeologica.

Eraclea Minoa venne fondata da coloni di Selinunte in cima a una collina affacciata sul mare, i quali la denominarono semplicemente Minoa. Il nome Eraclea fu anteposto a quello di Minoa , nel VI sec. a.C., dopo lo sbarco di nuovi coloni provenienti da Sparta.

Sempre contesa nelle lotte tra Selinunte ed Agrigento e successivamente tra Cartaginesi e Romani, la Città ebbe un'esistenza tormentata, fino alla sua scomparsa alla fine del Primo secolo a.C., dopo essere stata già una prima volta devastata nel corso delle guerre servili e ripopolata dal console Publio Rupilio nel 131 a.C.

Gli scavi hanno messo in luce alcuni tratti della cinta muraria con resti di torri, una vasta area dell'abitato ellenistico e romano, un santuario di età ellenistica, nonché tombe con i relativi corredi funebri. Importante il teatro, con la cavea rivolta verso il mare, realizzato in conci di marna friabile e pertanto protetto da un rivestimento di plastica.

All'ingresso della zona archeologica è allestito un Antiquarium, nel quale sono raccolte ceramiche, corredi tombali, statuette fittili della città e della necropoli sia arcaica che ellenistico-romana.