COMUNE DI

B
URGIO (AG)

Centro agricolo commerciale (Comune di 42,22 Km2 con 3200 abitanti), 69 Km a Nord-Ovest del capoluogo, a 315 metri s.l.m. su di un pendio calcarenitico triangolare alla confluenza del vallone Gazella e del torrente Tima, affluente del fiume Sosio (poi fiume Veruda).

La pedologia del sito è caratterizzata da regosuoli da rocce argillose. Zona sismica di seconda categoria.

Centro agricolo e commerciale. L'attività agricola è incentrata sulla produzione di cereali, agrumi, ulivi, frutteti. Non manca una certa attività zootecnica. Occupazione anche nel settore della piccola industria e dell’artigianato, soprattutto oggetti in ceramica. Burgio è sede dell'unica fonderia di campane della Sicilia, appartenente alla famiglia Virgadamo.

 

    Burgio  

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Notizie storiche Beni monumentali

Le origini di Burgio probabilmente risalgono agli Arabi, i quali costruirono sulla sommità del pendio un imponente castello, che con la conquista del conte Ruggero dovette essere riedificato. Il Centro urbano si sviluppò successivamente attorno al castello e alla Chiesa Madre.

Burgio fu città feudale appartenente ai Peralta, ai Cardona, ai Gioeni. In seguito divenne proprietà del connestabile Colonna.
Il Centro fu danneggiato dal terremoto del 1968.

L'impianto originario medioevale assume una singolare disposizione a chiocciola, occupando la parte superiore del Centro storico. A questi si affianca verso valle l'espansione avvenuta fra i secoli XVI e XVIII, con una struttura viaria che delimita comparti più ampi e regolari e forma slarghi sui quali si attestano complessi monumentali.

 

Castello,
Chiesa Madre
Chiesa di S. Vito,
Chiesa di San Giuseppe,
Santuario della Madonna di Rifesi

ITINERARI CONSIGLIATI

Tipicamente medievale è l’impianto che si sviluppa nella parte alta del paese. Non lontano dalla chiesa Madre, e in stretta relazione con essa, svetta il Castello, con la sua massiccia mole quadrangolare. Lo si raggiunge salendo la via del Calvario, realizzato sul pianoro di accesso alla fortificazione. Dalla sua costruzione ha sempre ospitato le famiglie feudali succedutesi fino al 1812, quando il parlamento siciliano dichiarò l’abolizione del feudalesimo. Dopo questa data il castello venne adibito a carcere.

La chiesa Madre è dedicata a Sant’Antonio Abate ed è stata edificata nel secolo XII e rimaneggiata nel corso del Cinquecento. All'interno è conservato un duecentesco crocifisso ligneo, che la tradizione sostiene essere stato intagliato da un pastore con un coltello. Annualmente nella seconda domenica di agosto il crocifisso viene portato in processione al santuario di Rifesi, nelle vicinanze del paese, ed ivi rimane fino al mese di ottobre.

Interessanti altre Chiese come San Vito e San Giuseppe. Quest’ultima è stata costruita a cavallo fra i secoli XVII-XVIII; la cinquecentesca Chiesa di S. Vito custodisce all'interno una bella statua del Santo, scolpita da Antonello Gagini nel 1522.

Da visitare anche il Santuario della Madonna di Rifesi annesso ad un convento Benedettino di epoca normanna, edificato nel 1170. Il prospetto della chiesa è ornato con una serie di arcate cieche che lo contraddistinguono rispetto analoghe architetture contemporanee.