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  MOSTRA ETNOGRAFICA ( 1891 - 1892 )
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pag. 82 Disegno sfondo carta ombra.jpg (27741 byte)  

Tamburi, tamburelli,
ammazza-mosche

Tammurini e tammureddi, cembali, di Palermo

Sono da donne, da bambime e da bambini. In quelli ben grandi da donne sono attorno al cerchio certe laminette girevoli di latta, e sulla cartapecora dipinte, delle figure di bambole, dalle quali nacque la frase volgare, avvilitiva di donna o di pittura di donna: Pupa di tammureddu.

Ai tamburi da fanciulli vanno unite le mazzuole.

     

Ammazza-muschi, di Palermo

E’ formata di una stecca di canna arcuata, infilzata da un capo presso la bocca di un piccolo bastoncello anch ‘esso di canna, e dall’altro verso la base di esso.

I fanciulli se ne servono per ammazzar mosche infilando un ago (piantato dalla cruna sopra un pezzettino di legno cilindrico) dalla bocca

Nel nostro disegno abbiamo: a) Tammuredda, cembalo: b) Tammurinu, tamburo da fanciulli; c) Ammazza-muschi.

     

Per saperne di più

Per leggere l'edizione cartacea: Giuseppe Pitrè – Aleardo Terzi,
Piccola Biblioteca delle Tradizioni Popolari Siciliane
AMULETI COSTUMI GIOCATTOLI UTENSILI della Sicilia dell’Ottocento
.
Prefazione di Antonino Uccello.
Nando Russo Editore Gibellina

 
 

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